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Ascoli Piceno

Carenza personale, infermieri e Oss in sciopero per 24 ore

di Redazione

Infermieri ed operatori socio sanitari di San Benedetto ed Ascoli si fermano venerdì 22 marzo. Lo sciopero, organizzato dal Nursind e dall'Usb, durerà tutta la giornata, dal primo all'ultimo turno montante, in tutta l'azienda sanitaria picena. Dalle sigle sindacali si apprende che sono molte le ragioni che hanno portato a proclamare l'astensione dal lavoro, dopo il fallimento della conciliazione.: Una decisone inevitabile, tenuto conto delle non risposte ai lavoratori e a sostegno di tutti gli oltre 2000 lavoratori dell'azienda, spiegano Maurizio Pelosi (Nursind) e Mauro Giuliani (Usb).

Ascoli: sciopero di 24 ore di infermieri e Oss il 22 marzo

Ospedale "C. e G. Mazzoni" di Ascoli Piceno

Si sciopera perché ci sono troppe mancanze. Mancano innanzitutto le assunzioni. Nonostante l'incremento di 1,1 milioni di euro da parte della Regione, il Piano del Fabbisogno del personale non prevede alcun finanziamento per la spesa del personale che continua altresì a diminuire. I sindacati segnalano che mancano 40 unità del comparto, di cui 6 infermieri, 15 Oss, 6 ausiliari, 2 operatori tecnici e 12 amministrativi.

Chiediamo pertanto con urgenza la revisione del Piano del Fabbisogno per il periodo 2024-2026, al fine di promuovere un piano occupazionale straordinario che preveda assunzioni stabili provenienti dalla Mobilità extra AST, sia per infermieri che per Oss.

Si sciopera perché ci sono troppi precari lasciati inaccettabilmente nella precarietà sebbene siano in servizio da oltre tre anni. I sindacati chiedono pertanto la stabilizzazione immediata del personale precario. Dai dati riportati dalle organizzazioni sindacali risulta che quasi duecento precari hanno il contratto in scadenza, 27 dei quali nelle prossime settimane (a febbraio e a marzo), tra cui 10 infermieri, 14 Oss e 3 ausiliari specializzati. Viene segnalato inoltre che ci sono venti mancate proroghe di lavoratori al 31 dicembre 2023, dopo il fallimento del tentativo di raffreddamento presso il Prefetto di Ascoli Piceno, che vanno ad aggravare la carenza di organico.

Si sciopera perché, oltre a infermieri e Oss, mancano altre figure sanitarie - come ostetriche e tecnici di radiologia in seguito ad alcune recenti dimissioni - per le quali i sindacati chiedono l'assunzione di personale proveniente dalle graduatorie di concorsi. È necessario colmare le gravi carenze di organico e ripristinare servizi e reparti chiusi - spiegano -. È urgente riaprire il reparto di malattie infettive e riattivare i posti letti che risultano mancanti, seppur autorizzati dalla Regione Marche secondo il PIAO dell'Azienda Sanitaria Territoriale. Segnalano che non risultano ancora ripristinati i reparti chiusi a causa dell'emergenza Covid: si tratta di 12 posti letto di Urologia, 2 del Dipartimento di Psichiatria e il 2° piano della RSA di Offida: Occorre riattivare - aggiungono - anche le culle della Patologia Neonatale e i posti letto della Murg di San Benedetto del Tronto.

Chiedono altresì il riconoscimento del pagamento dei festivi infrasettimanali e di tutte le ore di straordinario quantificate in 480 mila ore ancora insolute. Chiedono che sia elargito anche l'aumento delle varie indennità (notturna, pronta disponibilità e festiva) come previsto dal CCNL da attuare in contrattazione decentrata. Chiedono la pubblicazione della graduatoria di merito e assegnazione delle Progressioni economiche orizzontali (Peo 2022) e l'inizio della contrattazione Differenziali economici 2024, stabilendo criteri equi per ricomprendere i dipendenti che non hanno ottenuto Peo negli anni precedenti ( 2019, 2021 e 2022). Chiedono la Produttività collettiva del 2022 e del 2023, la presentazione ad inizio anno del Piano Emergenza Urgenza e l'accordo integrativo normativo triennale ed economico annuale. Chiedono che vengano erogati ai lavoratori i residui Contrattuali Anni precedenti.

Chiedono inoltre il diritto mensa o del buono pasto, il riconoscimento del tempo di vestizione dal 2018 e lo smaltimento delle ferie arretrate pari a circa 3 anni al personale a tempo indeterminato e determinato per un totale di 20 mila giornate di ferie non godute. E ancora: il ritiro di tutte le iniziative unilaterali adottate dalla dirigenza AST, che mostrano un totale disprezzo nei confronti del CCNL e delle relazioni sindacali. Devono essere annullate immediatamente le disposizioni in merito alle assenze improvvisate, la rimozione del vitto extra, la riduzione del personale, la diminuzione dei posti letto, l'apertura della radiologa del Pronto Soccorso H24.

Il comunicato dei sindacati si conclude con la richiesta di ripristinare la legalità ed il rispetto dei diritti sanciti dalla normativa vigente, rispetto alla copertura dei turni di servizio, al riposo giornaliero e settimanale e alle procedure non congrue relative alla copertura dei turni, i richiami in servizio e l'utilizzo dei social media per le comunicazioni di servizio. Si chiede infine la trasparenza degli atti che ricadono nella retribuzione dei lavoratori, come le prestazioni aggiuntive Covid e la verifica del rispetto della normativa.

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