Rianimazione
I colleghi della Croce Verde scoprono che il nuovo arrivato avrebbe dei trascorsi inquietanti: su di lui infatti pende l’accusa di aver avvelenato gli ex compagni di lavoro del 118 di Bologna, somministrando di nascosto ansiolitici e farmaci psicotropi nel caffè, durante i turni. L’uomo al momento infatti risulta indagato per stalking, lesioni e simulazione di reato. Tanto è bastato per creare tensioni e timori anche nel nuovo ambiente lavorativo.
L'infermiere non lavorerà fino a che le indagini non faranno chiarezza

Infermiere trasferito a Padova viene sospeso cautelativamente dalla Croce Verde in attesa di chiarimenti giudiziari.
Si era trasferito per ricominciare da zero, ma dopo neanche due mesi ha dovuto – di nuovo – fare i conti con il suo passato.
Claudio Tacconi, infermiere di 45 anni, finito al centro di un caso giudiziario eclatante – per presunti avvelenamenti agli ex colleghi del 118 di Bologna – è risultato ‘non gradito’ nel nuovo posto di lavoro, a Padova.
Aveva iniziato l’incarico lo scorso marzo, con partita Iva, alla Croce Verde della città del Santo, ma poi le voci hanno iniziato a girare, generando ansia e preoccupazione tra i nuovi colleghi.
La questione è sfociata in provvedimenti immediati: l’infermiere è stato sospeso dal servizio in attesa degli sviluppi giudiziari della vicenda.
Cosa si è scoperto: clotiapina nel sangue di un collega
Le indagini avrebbero poi rivelato che le vittime avevano consumato caffè e bevande lasciate incustodite, e in un caso specifico, le analisi del sangue hanno rilevato la presenza di clotiapina, un potente antipsicotico.
In dettaglio, sarebbero stati ‘serviti’ a una decina di colleghi farmaci come antipsicotici, antiepilettici e ansiolitici aggiungendoli in caffè, Coca-Cola e altre bevande acquistate in distributori automatici.
Lo stop della Croce Verde per garantire sicurezza a tutti
Quando la notizia sul passato di Tacconi ha iniziato a circolare tra i nuovi colleghi padovani si è subito creato un clima di apprensione e terrore. Il responsabile della Croce Verde cittadina, Devid Schiavo, è dovuto correre ai ripari, sospendendo l'infermiere dal servizio fino a quando la questione non sarà chiarita dal punto di vista giudiziario.
La decisione è stata motivata dalla necessità di mettere in primo piano la garanzia di un ambiente di lavoro sicuro per tutti
.
Commento (0)
Devi fare il login per lasciare un commento. Non sei iscritto ?