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Ischia, cresce il malcontento del comparto al Rizzoli

di Redazione

Mancato saldo degli incentivi della produttività, valutazioni del personale stilate da dirigenti medici che non percepiscono le difficoltà del personale del comparto e sciorinano valutazioni negative tout court. Tutto questo, e non solo, determina il malcontento generale all’Ospedale A. Rizzoli di Ischia, dove tra i lavoratori del comparto regna sovrana la demotivazione.

Tutto il malcontento dei lavoratori del comparto del Rizzoli di Ischia

ospedale anna rizzoli di ischia

L'ospedale A. Rizzoli di Ischia

Una dirigenza miope. Così definiscono quella dell’Asl Napoli 2 Nord i lavoratori del comparto dell'Ospedale A. Rizzoli di Ischia, che questo mese – nonostante le valutazioni positive – non si sono visti accreditare il saldo degli incentivi della produttività riferita all’anno 2017.

Ma i problemi non si esauriscono qui: lo smantellamento del dipartimento delle Professioni Infermieristiche, deciso anni fa dalla Direzione Strategica, ha fatto sì che le valutazioni del personale del comparto vengano stilate da dirigenti medici, spesso bypassando il parere del Coordinatore e – dicono i lavoratori – senza tenere conto delle problematiche quotidiane del personale.

Un personale di comparto sempre più demotivato, che vede venir meno il rispetto di diritti e di alcuni basilari istituti contrattuali e che da anni affronta disagi non più tollerabili che stanno pregiudicando il loro equilibrio psico-fisico, indispensabile per garantire un’assistenza di qualità e priva di esposizione a qualsiasi rischio sia per i lavoratori sia per i pazienti ricoverati.

Un malcontento generale che, però, non deve far dimenticare quanto sia basilare l’apporto degli operatori del comparto per il funzionamento del Sistema Sanitario Regionale e che intende sottolineare l’importanza di una migliore organizzazione aziendale; proprio quello che auspicano i lavoratori del Rizzoli di Ischia.

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