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Sindacato Infermieri

NurSind a Roma il 15 ottobre per un contratto dignitoso

di Redazione

Gli infermieri ci sono sempre stati e ora pretendono un contratto degno, in grado di dare il giusto valore al loro lavoro. È per questo che il sindacato NurSind ha fatto sentire la sua voce con manifestazioni in tutte le Regioni, che sono confluite nella manifestazione del 15 ottobre a Montecitorio. Le richieste alla politica sono precise: la rimodulazione al rialzo degli organici, l'efficiente integrazione ospedale-territorio attraverso l'Infermiere di famiglia, il personale di supporto alle attività assistenziali. Tra i politici scesi in piazza per testimoniare la loro solidarietà, il viceministro Pierpaolo Sileri.

Infermieri in piazza davanti Montecitorio, Sileri: mio impegno c'è

Valorizzazione della professione attraverso un adeguamento salariale di rischi, responsabilità e formazione. Lo chiede il NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche, in protesta giovedì 15 ottobre davanti Montecitorio (mentre al Circo Massimo manifestava Nursing Up) per chiedere già dalla prossima legge di bilancio la valorizzazione di una professione salvavita, che va giustamente remunerata.

Il sindacato chiede di uniformare gli stipendi a quelli di altri Paesi europei, di trattenere i giovani che altrimenti fuggirebbero all'estero e di incentivare gli studi in questo settore. I meno pagati d'Europa, scrivono sui cartelli gli infermieri davanti la Camera. E ancora: Non eroi, ma professionisti, Infermieri protetti, cure sicure, Contratto infermieristico autonomo, Stipendi dignitosi.

A pochi chilometri di distanza, a piazza del Popolo, tanti altri hanno partecipato alla protesta per garantire il distanziamento davanti la Camera. Le due piazze sono state collegate da un maxischermo che le ha unite ancora di più quando un minuto di silenzio ha ricordato i 42 infermieri morti a causa del coronavirus. Per questo, davanti Montecitorio, 42 paia di zoccoletti bianchi da infermiere sono stati poggiati sull'asfalto.

Anche molti politici sono scesi in piazza per testimoniare la loro solidarietà: Lorefice, Trizzino e Troiano per il M5s, Polverini e Baldini per FI, Carnevali per il PD, Garavaglia, Trancassini per FDI, Boldi e Cantù per la Lega, Fregolent per IV. Non sono abituato a fare promesse - spiega il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri giunto in piazza in tarda mattinata - sono un chirurgo prestato alla politica, tornerò a farlo e vorrei ritrovare un SSN migliore di quello che ho lasciato. Posso solo impegnarmi per aumentare i vostri salari perché così il sistema, è ovvio, non ti trattiene. Mi piacerebbe aumentare gli stipendi del 25%, ai livelli della media europea. Ci sto lavorando da maggio e settimanalmente vi terrò informati sui progressi. La sanità forse è stata troppo trascurata negli ultimi anni, torni ora al centro del pensiero di ognuno di noi, magari già da scuola con un'educazione sanitaria nel rispetto del SSN.

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