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aggressioni in ospedale

Roma, sanitari aggrediti al San Giovanni e Sant’Eugenio

di Redazione Roma

Gli ospedali San Giovanni Addolorata e Sant’Eugenio sono stati teatro, in meno di 24 ore, di due esecrabili episodi di violenza contro i sanitari in servizio. I responsabili, poi denunciati, erano pazienti in attesa di essere visitati. Episodi aberranti, li etichetta il direttore generale del San Giovanni, Tiziana Frittelli.

Ancora episodi di violenza contro gli operatori sanitari

Non si fermano le aggressioni sul lavoro a infermieri e medici negli ospedali capitolini. Il caso più recente si è registrato al San Giovanni Addolorata, dove un paziente ha insultato un medico solo in quanto donna, inveendole contro.

Nel momento in cui un infermiere è intervenuto in sua difesa, l’aggressore ha scaricato tutta la propria rabbia contro entrambi, colpendoli con pugni e calci. A bloccarlo, le forze dell’ordine contattate dallo stesso personale. Dobbiamo dire basta, con forza: siamo di fronte ad un cortocircuito culturale che va interrotto, ha denunciato il direttore generale Tiziana Frittelli.

Quindi ha aggiunto: Serve tolleranza zero verso qualsiasi forma di aggressione ai sanitari, verbale e fisica. Dobbiamo fare quadrato al fianco di chi lavora in prima linea. È aberrante che la violenza si scateni sempre su chi è comunque presente, disponibile a prestare assistenza h24.

Frittelli ha poi concluso: Per superare questo stallo culturale, questa barriera di divisione con gli utenti, occorre la presenza di tutti: della politica, che sia in grado di lanciare una vera riforma organizzativa del sistema, adeguandolo al nuovo quadro sociale ed epidemiologico, ma anche delle organizzazioni sanitarie, che devono mostrare sensibilità consapevole dei problemi di tutti gli operatori sanitari. E ancora, c’è bisogno della stampa, che non colpevolizzi le strutture e gli operatori proprio nei momenti di massima crisi.

Dal quartiere San Giovanni al quartiere Eur, dove nel Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Eugenio un paziente prima ha insultato più volte un’infermiera – lamentando i tempi troppo lunghi di attesa per essere visitato – e quindi ha aggredito un medico, colpendolo al volto e al collo (ha avuto sette giorni di prognosi).

Anche in questo caso sono intervenute le forze dell’ordine: i carabinieri hanno denunciato l’aggressore. Adesso l’Asl Roma 2 sta valutando se denunciare il paziente e ha espresso vicinanza ai sanitari aggrediti, verbalmente e fisicamente, e a tutto il personale sanitario al quale alcuni utenti non riconoscono la professionalità e dignità umana.

L’Azienda sanitaria locale ha spiegato di valutare la possibilità di azione, anche risarcitoria, in ogni sede, inclusa quella penale. Congiuntamente all’aggressione fisica nei confronti del medico in servizio, infatti, la condotta violenta del paziente ha rallentato la normale attività della sala gessi. Evidenziano dall’Asl: Pur comprendendo il momento particolare che affligge il cittadino che si rivolge a una struttura sanitaria per essere assistito, i medici, gli infermieri e il personale tutto sono lì a disposizione per fornire la migliore assistenza e cura possibile in ogni specifico momento.

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