Scoppia la protesta degli operatori sanitari a Torino, contro le ultime direttive interne date dalla direzione sanitaria dell’ospedale dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Città della Salute”. Alcuni sopralluoghi, motivano i vertici aziendali, hanno evidenziato problemi nella gestione della pulizia, dell’ordine e delle scorte alimentari nelle cucine dei reparti destinate alla preparazione dei pasti per i degenti. Per questo motivo è stata quindi diramata una circolare che, in sostanza, invita i dipendenti a tenersene lontani e a servirsi piuttosto della mensa aziendale.

Il personale irritato dalla ‘generalizzazione’ delle accuse

Si ricorda che il personale sanitario non è autorizzato a consumare derrate e acqua minerale destinata ai degenti: è scontro alla Città della Salute Molinette sull’uso delle cucine riservate ai pazienti.

Oggetto del contendere sono appunto gli spazi-cucina nei reparti, utilizzati occasionalmente dal personale per bere acqua, consumare un pasto veloce o trovare un attimo di ‘decompressione’ dai carichi di lavoro, senza doversi allontanare troppo dalle corsie, fino alla mensa aziendale.

Le motivazioni della direzione sanitaria

Dopo che alcuni sopralluoghi hanno messo alla luce il consumo improprio di derrate e acqua minerale, è partita la circolare della direzione sanitaria dell’ospedale Molinette per mettere in chiaro ciò che è consentito al personale, e ciò che non lo è.

La presenza di numerose persone in un arco temporale molto ampio – è la motivazione ufficiale del Molinette – ostacola le attività di pulizia degli ambienti, degli arredi e delle attrezzature, inoltre crea difficoltà nella gestione delle scorte e dello stoccaggio temporaneo dei vassoi in attesa di essere distribuiti.

Le cucine di reparto non sono una sala relax

Perciò chi non è strettamente vincolato ai turni deve avvalersi della mensa aziendale: puntualizzano i vertici aziendali. Non solo: nella circolare si precisa che le cucine non possono essere utilizzate come sala relax, eccetto che per il personale impiegato nei medesimi reparti. L'utilizzo da parte dei dipendenti della cucina di reparto come sala relax – si chiarisce infatti – è autorizzato solo a coloro che non possono lasciare il reparto senza compromettere una adeguata assistenza ai degenti.

Cresce l’insofferenza degli infermieri

Il risultato di queste ‘precisazioni’ è stato quello di esasperare ulteriormente la categoria degli infermieri, già vessati dal caldo, dalla fatica e dalle ‘precisazioni’ precedenti sul divieto di fumo e l’uso corretto delle divise da lavoro.

A dare notizia dell’aggravarsi dell’insofferenza degli infermieri del Molinette nei confronti dei vertici aziendali è Nursind che sottolinea come i contenuti dell’ultima circolare siano di per sé nulla di nuovo: ad irritare il personale di fatto non è stato il contenuto della direttiva ma la generalizzazione delle accuse.

Infermieri e Oss chiedono più rispetto e tolleranza

Non bastano le alte temperature, i servizi senza personale, senza comfort climatico, con turni estenuanti. Ad alzare la tensione ci pensa un'altra circolare che riguarda l'accesso alle cucine di reparto e l'utilizzo di acqua, spiegano i portavoce degli infermieri.

Se si deve punire qualche eccesso, ammesso sia avvenuto – proseguono – non c'è necessità di generalizzare.

Il risultato è solo quello di aggiungere altro malessere: la circolare, in effetti, spiega fuori microfono il personale, si inserisce in una linea di rigore amministrativo che l’azienda sanitaria sta portando avanti da mesi, ma che – soprattutto tra infermieri e operatori sanitari – rischia di trasformarsi in un fattore di frustrazione.

Non abbiamo bisogno di tutori o di ulteriori Lectio magistralis – concludono i rappresentanti del personale – piuttosto di comprensione, tolleranza e rispetto verso una professione di cui non sembra ci sia contezza della rilevanza che le spetterebbe.