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Ordine infermieri Torino: nessun controllo su colleghi stranieri

di Redazione

Sugli infermieri stranieri presenti nelle strutture torinesi e italiane non c'è assolutamente controllo, a partire dal rispetto dell'obbligo vaccinale anti Covid-19 cui dovrebbero sottostare. Così il presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche (Opi) di Torino, Massimiliano Sciretti, che ha sottolineato anche il problema della carenza di personale nelle Rsa: Modello organizzativo non favorisce senso d’appartenenza, gli infermieri appena possono scappano nel pubblico.

Sciretti, Opi Torino: tema scottante capire chi sta operando nelle Rsa

Con i vari decreti legislativi poi recepiti e trasformati in legge abbiamo una situazione di non controllo: gli infermieri stranieri possono entrare in Italia ovviando al normale iter di riconoscimento del titolo, esame di lingua ed esame del codice deontologico italiano, ha spiegato Sciretti durante un’audizione in commissione, secondo cui non abbiamo la situazione in mano di chi sta operando nelle Rsa di infermieri stranieri, un tema assolutamente scottante.

Abbiamo chiesto al Ministero e alla Regione – continua il presidente Opi Torino - di avere contezza di chi entra nel nostro paese, anche solo numericamente, anche in vista della fine del riconoscimento temporaneo legato all'emergenza, che durerà fino a fine 2022 e forse sarà prorogato per un altro anno, prosegue il presidente dell'Opi Torino, che infine sintetizza: Non sappiamo se i titoli sono validi, se sanno la lingua e quindi come assistono i nostri cittadini e soprattutto se hanno adempiuto all'obbligo vaccinale: anche qua non c'è assolutamente controllo.

Torino, Rsa svuotate: gli infermieri scappano nel pubblico

Le Rsa torinesi hanno un problema di infermieri perché il loro modello organizzativo non favorisce il senso di appartenenza e quindi gli operatori appena possono se ne vanno nel pubblico. A spiegarlo è ancora Sciretti, che aggiunge: in questo momento viviamo delle criticità soprattutto nei nostri territori, mi riferisco in particolare al tema Rsa. Le Rsa non hanno personale infermieristico, perché con la situazione emergenziale e quindi i bandi che le aziende hanno aperto, sostanzialmente si sono svuotate le Rsa mettendo in grossa criticità questi contesti.

Sciretti ha così sollecitato la Regione a rivedere la Dgr 45 perché i livelli assistenziali erano insufficienti già nel periodo pre-pandemico, come ha evidenziato uno studio dell'Ordine condotto insieme all'Università di Torino sulle cure mancate nelle Rsa. Per questo l'Ordine degli infermieri ha chiesto una modifica del modello organizzativo, in particolare sulle Rsa dove influiva fortemente sul fatto del mancato senso di appartenenza a queste strutture e quindi alla prima occasione i giovani infermieri laureati, appena trovavano il primo concorso, ovviamente migravano nel pubblico.

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