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Testimonianze

Arianna, 21 anni, Studentessa Infermiera: "sogno di lavorare nell'Emergenza!"

di Angelo

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Nurse24.it l'ha ascoltata scoprendo assieme a lei l'Università toscana e l'azione di formazione nel campo delle nuove tecnologie e dei social-network del Corso di Laurea in Infermieristica.

LUCCA. Il mondo dell'Università e del Corso di Laurea in Infermieristica è sempre più legato alle nuove tecnologie e ai social-network. Infatti, sta formando i suoi iscritti a gestire e ad affrontare il futuro mercato del lavoro partendo o ripartendo dalle opportunità offerta dal mondo informatico e dell'hi-tech. Accade per esempio in Toscana, dove abbiamo incontrato la futura collega Arianna Michi.

Arianna Michi, 21 anni, studia all'Università di Pisa (sede di Lucca), è originaria di Chiesina Uzzanese (Pistoia) ed è iscritta al secondo anno del Corso di Laurea in Infermieristica.

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Arianna, 21 anni, studia Infermieristica e sogna di lavorare nell'Emergenza.

A lei abbiamo posto alcune domande e chiesto cosa ne pensasse dell'Università in cui studia e se dopo la Laurea intendesse lasciare l'Italia per cercare lavoro in Francia, Germania, Inghilterra o Belgio. Vediamo cosa ci ha risposto.

Studi in una delle Università italiane più importanti dal punto di vista della formazione infermieristica. Consiglieresti ad un futuro studente la tua facoltà?

Se la consiglierei? Sì, ma solo ad una persona veramente interessata all'infermieristica, che al momento necessita più che mai di professionisti ben formati e motivati. La nostra professione non perdona: ho visto studenti iscriversi al corso di laurea per poi rinunciare dopo un mese di tirocinio. Penso che si scelga di diventare infermieri non per alternativa, non per "prova", ma con una decisione consapevole e mirata, soprattutto a fronte dello sviluppo professionale al quale assistiamo ormai da anni.

L'Università toscana ti sembra al passo coi tempi relativamente alle nuove tecnologie e alla trasmissione delle informazioni ormai divenuta istantanea?

Il mondo universitario della Toscana ormai ruota attorno a smartphone, tablet e PC, tanto che è in corso d'opera un progetto che potrà offrire agli studenti la possibilità di seguire online attraverso una videocamera alcune lezioni dei vari moduli. Le comunicazioni vengono trasmesse e lette in tempo reale grazie alle app scaricabili dagli store e alle pagine presenti nei social network che vengono seguite dalla maggioranza degli studenti. Ogni iscritto possiede delle credenziali per mezzo delle quali può accedere a molteplici servizi come libretto elettronico, pianificazione degli studi, richiesta di borsa di studio e portale per l'iscrizione agli esami.

Ti sei mai trovata di fronte alla morte di un paziente o ne hai sentito parlare dai tuoi colleghi? L'Università offre realmente un supporto psicologico agli studenti per questi casi?

Mi sono già imbattuta nella morte diverse volte, la prima volta in un giovane motociclista che ho soccorso invano durante un turno di volontariato. L'impatto è stato talmente forte da aver suscitato in me sensazioni difficili da dimenticare. Quando cominci un percorso universitario del genere ti aspetti che assieme al libretto di tirocinio ti venga offerto un sostegno che ti introduca gradualmente un concetto complesso e spaventoso come la morte, che ti aiuti a capire come devi comportarti, che ti ascolti quando senti il bisogno di parlarne. Un grande e concreto aiuto può essere fornito da un buon infermiere tutor durante l'affiancamento, ma la verità è che non c'è nessun supporto psicologico reale da parte dell'Università. Quando succede, di fronte alla morte ci siamo solo noi.

Il mondo del lavoro nel campo infermieristico è diventato sempre più difficile e trovare occupazione stabile ad un anno dalla laurea è praticamente impossibile per il 40% dei neo-laureati. Hai mai pensato di trasferirti all'estero, per esempio in Inghilterra, in Francia, in Belgio o in Germania?

Molti colleghi penseranno che sia una povera illusa, ma non ho nessuna intenzione di lasciare il mio paese per trasferirmi all'estero. Se dovrò aspettare per avere un posto nel mio paese, aspetterò con impegno costante. Credo in un cambiamento anche in Italia e continuo a pensare che ci siano ancora possibilità per chi vuole realmente lavorare in Italia. Prima di "fuggire" all'estero dovrò esaurire tutta la costanza che sto maturando!

Conosci cosa sono l'Ipasvi e l'Enpapi? Sai che per lavorare come Infermieri in Italia occorre essere iscritti ad un albo?

Sono a conoscenza delle dinamiche riguardanti l'iscrizione all'albo e i collegi provinciali Ipasvi grazie alla gestione del presidente di Pistoia, che pone sempre una grande attenzione sugli studenti e con il quale ho avuto modo di parlare. Conosco invece l'Enpapi come ente di previdenza della nostra professione, che si occupa di tutelare pensioni e indennità.

In quale campo ti piacerebbe lavorare?

Ho sempre amato l'area dell'emergenza-urgenza e mi piacerebbe lavorare nell'ambito dell'emergenza territoriale. Non so come e da cosa inizierà il mio percorso lavorativo, ma sono quasi certa che finirà lì.

Grazie Arianna!

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