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Dalla redazione

Cannabis: riconosciuti gli effetti terapeutici

di Mimma Sternativo

usi medici della cannabis

l'uso medico della cannabis può essere considerato un trattamento sintomatico di supporto ai trattamenti standard

Gli impieghi di cannabis ad uso medico sono presenti in studi clinici controllati, studi osservazionali, nelle revisioni sistematiche e nelle metanalisi della letteratura internazionale indicizzata.

"In considerazione delle evidenze scientifiche fino ad ora prodotte, che dovranno essere aggiornate ogni due anni, si può affermare che l'uso medico della cannabis non può essere considerato una terapia propriamente detta, bensì un trattamento sintomatico di supporto ai trattamenti standard, quando questi ultimi non hanno prodotto gli effetti desiderati, o hanno provocato effetti secondari non tollerabili, o necessitano di incrementi posologici che potrebbero determinare la comparsa di effetti collaterali."

Gli impieghi di cannabis ad uso medico riguardano:

    • l'analgesia in patologie che implicano spasticità associata a dolore
    • l'analgesia nel dolore cronico
    • l'effetto anticinetosico ed antiemetico nella nausea e vomito, causati da chemioterapia, radioterapia, terapie per HIV
    • l'effetto stimolante dell'appetito nella cachessia, anoressia, perdita dell'appetito in pazienti oncologici o affetti da AIDS e nell'anoressia nervosa
    • l'effetto ipotensivo nel glaucoma resistente alle terapie convenzionali
    • la riduzione dei movimenti involontari del corpo e facciali nella sindrome di Gilles de la Tourette


Si evidenzia che esistono diverse linee genetiche di cannabis che contengono concentrazioni differenti dei principi farmacologicamente attivi e, conseguentemente, producono effetti diversi; pertanto, gli impieghi ad uso medico verranno specificati dal Ministero della salute (Fonte: DGR 4702 DEL 29/12/2015 REGOLE DI SISTEMA 2016)

"Gli studi clinici con singoli cannabinoidi o, meno spesso, con preparazioni della pianta intera (marijuana fumata, estratto di cannabis in capsule) sono spesso stati ispirati da esperienze positive aneddotiche di pazienti che avevano usato prodotti grezzi di cannabis. Normalmente la cannabis e il THC (tetraidrocannabinolo) sono ben tollerati. Non sono conosciuti casi di morte dovute all'uso di cannabis.
Tutti i possibili effetti collaterali sono dipendenti dalla dose. La terapia dovrebbe iniziare con basse dosi, lentamente crescenti, in modo da poter determinare la dose individuale e evitare effetti collaterali indesiderabili." International Association for Cannabinoid Medicines (IACM).

 

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