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Infarto, come prevenirlo e come affrontarlo

di Redazione

Come valutare il proprio rischio cardiovascolare, prevenire l’infarto con uno stile di vita sano o affrontarlo con semplici manovre di rianimazione. Sono i temi al centro della giornata dedicata al cuore, in programma sabato 13 febbraio a Santa Maria della Vita, via Clavature 8, nel centro storico di Bologna, tra le 10 e le 18.

Tutto quello che c’è da sapere

Per tutta la giornata medici e infermieri delle cardiologie degli ospedali Maggiore, Bellaria e di Bentivoglio daranno vita a momenti di educazione alla prevenzione cardiovascolare attraverso movimento e alimentazione, e alla conoscenza dei fattori di rischio. In contemporanea, istruttori di rianimazione cardiopolmonare dimostreranno attraverso brevi training in quale modo è possibile far ripartire un cuore, con o senza il defibrillatore.

L’appuntamento rientra nella settimana del cuore promossa dall’Associazione Nazionale dei Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO).

La diffusione della conoscenza delle manovre rianimatorie cardiopolmonari elementari è riconosciuta, sempre di più, come un elemento essenziale per aumentare le possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. Manovre elementari, che possono salvare una vita e che chiunque, anche senza una preparazione sanitaria professionale, può eseguire. Ogni anno sono circa un migliaio, nel territorio provinciale bolognese, le persone colpite da arresto cardiaco. Grazie al tempestivo intervento del 118, entro 10 minuti dalla chiamata alla Centrale Operativa, il 16% di esse sopravvive, percentuale che raddoppia se il paziente viene defibrillato.

Le cardiologie dell’Azienda Usl di Bologna

Nel 2015 la Cardiologia dell’Ospedale Maggiore ha eseguito oltre 2.000 ricoveri in regime ordinario (600 dei quali per infarto miocardico o sindromi coronariche acute), 320 ricoveri in day hospital, 1.920 coronarografie e 1.060 angioplastiche coronariche (316 delle quali angioplastiche primarie nell’infarto miocardico acuto, uno dei volumi di attività più elevati tra le cardiologie italiane), 272 impianti di pacemaker, 70 impianti di defibrillatore (27 dei quali con funzione di pacing biventricolare per la terapia di resincronizzazione cardiaca nello scompenso), 210 studi elettrofisiologici, 200 ablazioni transcatetere (110 delle quali complesse) e 4 chiusure transcatetere dell’auricola sinistra. Sono state eseguite, inoltre, 60.000 prestazioni ambulatoriali per pazienti non ricoverati.

La Cardiologia dell’Ospedale Bellaria gestisce soprattutto pazienti con scompenso cardiaco o sottoposti ad intervento cardiochirugico. Il percorso di cura si avvale di una fase di ricovero seguita da un ciclo di day hospital riabilitativo, durante il quale il paziente cardiopatico recupera la propria autonomia. Il percorso si avvale di una équipe multidisciplinare composta da cardiologi, nefrologi, pneumologi, dietiste, psicologi e fisioterapisti. Complessivamente nel 2015 sono state effettuate oltre 5 mila sedute di Cardiologia Riabilitativa.

La Cardiologia dell’Ospedale di Bentivoglio è il riferimento cardiologico per la pianura bolognese. Nel 2015 ha eseguito 970 ricoveri in regime ordinario, 160 ricoveri in day hospital, 90 impianti di pacemaker, 13 impianti di defibrillatore e 498 coronarografie. 188 angioplastiche coronariche sono state eseguite presso l’emodinamica dell’Ospedale Maggiore di Bologna.

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