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Lavorare come OSS

Sciopero della fame per stipendi arretrati, oss licenziato

di Redazione

Dopo uno sciopero della fame e un rifiuto di sottoporsi a visita medica per il reintegro in azienda, alla fine Antonello Repetto, oss di 63 anni, è stato licenziato.

Licenziato l’oss in sciopero della fame

antonello repetto

Antonello Repetto durante una protesta

Antonello Repetto è uno dei simboli della protesta per gli stipendi arretrati dei dipendenti dell’Aias, Associazione italiana assistenza spastici di Cortoghiana (Carnonia Iglesias). L’operatore socio sanitario era già stato sospeso dall’azienda nel maggio scorso e aveva iniziato un lungo sciopero della fame.

Già prima di lui erano stati licenziati i dipendenti e sindacalisti Roberto Fallo (Fp Cisl) e Armando Ciosci (Usb). Adesso tocca a Repetto dopo che si era rifiutato di sottoporsi a visita aziendale per il reintegro in servizio dopo gli scioperi della fame e anche e soprattutto dopo aver rilasciato alcune dichiarazioni che l’azienda ha ritenuto fortemente lesive nei propri confronti.

Dichiarazioni lesive dell’ordine, dell’economia e degli interessi dell’associazione – hanno dichiarato dall’Aias – che configurano gravissimi illeciti disciplinari, per i quali l’azienda non esiterà a chiedere tutela presso l’autorità giudiziaria.

La libertà di stampa e di opinione sono valori irrinunciabili – dice Graziano Lebiu presidente del collegio Ipasvi Carbonia Iglesias -. Si narrano i fatti, si commentano le diverse considerazioni, si fanno editoriali di sintesi o approfondimento, ma da qui a negare oggi a Repetto di dialogare con la stampa e domani alla stampa di dialogare con Repetto, la trovo una cosa pericolosa. Non può passare l’assunto che pubblicare una dichiarazione da parte della stampa sia attività lesiva dell’immagine Aias, nel caso in specie.

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