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Super OSS, Migep e SHC ricorrono al Tar

di Redazione Roma

È arrivata l’approvazione della nuova delibera n. 597 dalla Giunta regionale Veneto sulla formazione del Super Oss in sostituzione della n. 305. La Federazione Migep e il sindacato Human Caring Sanità ribadiscono che «questa normativa non può essere un passo in avanti in quanto è anticostituzionale e scavalca ogni norma attuale, determinando un vuoto legislativo». E ancora: «Come Migep Oss abbiamo presentato le nostre memorie al Tar del Veneto».

Migep-SHC su Super Oss Veneto: delibera incostituzionale

L’evoluzione dell’Oss è necessaria e quanto mai impellente, ma questo non va fatto attraverso le delibere regionali. Occorre una riforma reale, dunque, ed è questa la presa di posizione della Federazione Migep e del sindacato professionale Human Caring Sanità, che solo pochi giorni avevano espresso contrarietà e apprensione su quanto tracciato dalla Regione e dagli Opi Veneto in rapporto alla figura del Super Oss.

Ma Migep e SHC vanno oltre, precisando in una nota: Abbiamo presentato le nostre memorie al Tar del Veneto, chiedendo di accogliere il ricorso per i motivi indicati nel ricorso medesimo e che la causa sia decisa. Tutto ciò, dunque, nel momento in cui la Regione prosegue a passo spedito sulla figura del Super Oss, con il sostegno degli Ordini infermieristici – prosegue il comunicato –, molti operatori socio-sanitari pensano che tutto questo sia una grande evoluzione.

Così, in attesa che il Tar si pronunci, arriva l’approvazione della nuova delibera n. 597 della giunta regionale Veneto sulla formazione del Super Oss che sostituisce la n. 305 del 16 marzo 2021 (approvazione del percorso di Formazione complementare in assistenza sanitaria dell'Operatore Socio-Sanitario e modalità organizzative di carattere generale).

La nuova delibera, che nasce da una espressa esigenza (nel settore della residenzialità e semiresidenzialità extraospedaliera, pubblica e privata, si è verificato un ulteriore aggravio delle attività di tipo sanitario, difficilmente affrontabile dal solo personale infermieristico, condizione critica che è stata rilevata peraltro anche in altre Regioni) viene accolta con particolare favore dalle strutture socio-sanitarie private del Veneto, particolarmente in affanno (basti pensare che, per sopperire alla carenza di personale, le case di riposo veronesi si stanno rivolgendo a professionisti sanitari provenienti dal Brasile e dalla Repubblica Dominicana).

Migep e SHC, dunque, ritengono che tale normativa posta dal Veneto non possa essere un passo in avanti. In quanto è anticostituzionale – viene espresso –, e scavalca tutte le norme attuali, creando un vuoto legislativo. Ricordando che l’Opi di Trento e l’Opi di Bolzano hanno presentato le loro memorie, e precisando che se pur aderendo all’istanza di rinvio, hanno manifestato la loro contrarietà alla cessazione della materia del contendere per le stesse motivazioni di cui alla presente memoria, Migep e SHC si interrogano, a voce alta, su quale sia il pensiero degli Ordini delle professioni infermieristiche di altre regioni in merito alla deliberazione della Giunta regionale 597/2022.

Rispondendosi così: La verità è che gli Ordini hanno perso di vista la loro professione, mettendo al centro il loro ego, mettendo il paziente in un angolo, creando competizioni tra gli stessi operatori socio-sanitari di chi sa più cose o sa fare più cose degli altri colleghi, e la mancanza di rispetto anche verso gli stessi infermieri che si sono divisi su questo tema.

E ancora, una serie di quesiti: Quale inquadramento contrattuale sarà applicato?, che tipo di trattamento economico? , quale evoluzione?. Di certo – si rispondono con amarezza la Federazione Migep e il sindacato Human Caring Sanità – quello previsto per un normale OSS oppure ASA (Ausiliario Socio Assistenziale), di apprendista, di impiegato, di operaia/operaio specializzato, di assistente formato, di assistente di base, addetto assistente, addette alle pulizie, assistente famigliare, socio volontario, operatore tecnico, senza aumenti contrattuali e riconosciment».

Giornalista

Commenti (1)

MaxGen76

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40 commenti

Ennesima guerra tra poveri!

#1

Mi domando, al di là che si possa o meno applicarle ciò per legge (con rammarico, di fatto, porterebbero gli attuali OSS un gradino inferiore agli emergenti OSSS!), e al di là che bisogna avere il consenso di un INFERMIERE prima di poter agire, rivolgendomi a tutti gli OPI (soprattutto quelli chiamati in causa nell’articolo!), perché non ci si concentra di più sugli iscritti? Si stanno perdendo di vista gli oltre 456.000 INFERMIERI, ovvero coloro che vi PAGANO LA TASSA ANNUALE, e pretendono il GIUSTO DECORO (è così per statuto!) RICONOSCIMENTO e RISPETTO! Come si fa nel 2022 e dopo questa pandemia (purtroppo ancora in corso!) che ci ha visti IN PRIMA LINEA AFFRONTARLA, ancora vederci condividere il comparto sanità con ascensoristi, idraulici, elettricisti, giardinieri, portantini, OTA, OSS, ausiliari, impiegati vari, e quant’altro? Perché non vi ponete questa domanda, mancando di coraggio e relegando gli infermieri a ruolo di subalternità nei confronti di tutti, facendogli ricoprire più incarichi/mansioni? Proporre attualmente, una USCITA DAL COMPARTO E ANCOR PIÙ GIUSTAMENTE, UN INQUADRAMENTO ADEGUATO AL PROFILO INFERMIERISTICO, È ORMAI IMPROCRASTINABILE E DOVEROSO!!! Non è possibile ancor oggi essere inquadrati come operai nelle RSA, e come impiegati nei nosocomi pubblici e privati! QUADRI, È IL GIUSTO INQUADRAMENTO, perché a differenza del resto, (con tutto rispetto per chiunque), ABBIAMO POTERE DECISIONALE E RESPONSABILITÀ CIVILE E PENALE SUL REPARTO, soprattutto la notte quando il medico è chiamato a svolgere un lavoro “on demand”, ovvero a chiamata, basta che stazioni nel nosocomio, disponendo del tempo a suo piacimento, anche dormendo!). Basta ipocrisie, basta nascondersi dietro un dito, generando malcontenti e guerre tra poveri! È ora di AGIRE sul serio, senza se e senza ma!