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OSS, l’evoluzione necessaria per garantire la salute di tutti

di Danila Palladini

Evidenziare quelle che sono le lacune dell’attuale metodo formativo e proporre quello che potrebbe essere un nuovo sistema, che punti ad un arricchimento delle competenze e a una maggiore valorizzazione dell’operatore socio sanitario. Sono questi gli obiettivi che hanno portato Alessandro Salerno, Oss con 13 anni di esperienza, a pubblicare il libro “L’O.S.S. l’evoluzione necessaria per garantire la salute di tutti”.

Un libro in onore dei primi 20 anni dell'Operatore socio sanitario

L’Oss è una figura professionale che lavora con persone che vivono in condizioni di disagio sociale, fragili e malate. Oss è chi si prende cura di anziani, famiglie, bambini e ragazzi problematici, persone disabili, adulti in difficoltà, degenti in ospedale, in case di cura private, in residenze sanitarie e case di riposo; si prende carico dei loro bisogni non soltanto materiali ma anche morali e motivazionali.

L’Oss è colui/lei che quest’anno, il 22 febbraio, celebra i suoi venti anni di attività e di riconoscimenti. Ma di quali riconoscimenti parliamo? Purtroppo, ancora non esistono delle leggi che regolano la figura dell’Oss. Non c’è ancora un interesse politico che dia maggior rilievo a questa figura.

la copertina del libro di Salerno

A ricordarlo è Alessandro Salerno, un Oss con 13 anni di attività, che ha scritto un libro in cui affronta il tema della condizione lavorativa e normativa della sua professione. Basandosi sulle sue esperienze personali, ha raccolto una serie di riflessioni sul lavoro dell’Oss all’interno di una équipe multiprofessionale.

Si sa, il rapporto tra Oss e infermiere non brilla di luce propria. Entrambe le professioni dovrebbero coesistere in maniera collaborativa.

L’organizzazione sanitaria però non favorisce questa integrazione e non contribuisce a creare l’ambiente necessario che favorisca una condizione di reciproco rispetto degli attori (Infermiere-OSS), per offrire un servizio di qualità all’utenza assistita. L’Oss, attraverso uno sbilanciamento verso i bisogni sociali, dovrebbe compensare la connotazione sanitaria dell’infermiere, sbilanciata invece verso la clinica e la malattia.

Quello che l’autore del libro percepisce è invece un isolamento progressivo dell’Oss, relegato sempre di più ai margini del sistema, rispetto alle altre professioni sanitarie. Secondo l’autore, una mancanza di evoluzione da parte dell’Oss ha in qualche modo bloccato la sua crescita professionale.

Nel libro si analizzano le condizioni di sfruttamento e di malessere psicofisico degli Oss all’interno del settore privato, pubblico e delle cooperative. Inoltre, viene richiamata all’attenzione la loro condizione di anonimato rispetto all’opinione pubblica, soprattutto in occasione della lotta alla pandemia Covid-19, che sta richiedendo grandissimi sforzi e tantissime perdite da parte di tutti gli operatori sanitari.

Nel suo libro Alessandro Salerno evidenzia inoltre quelle che sono le lacune dell’attuale metodo formativo e propone quello che potrebbe essere un nuovo sistema, che punti ad un arricchimento delle competenze e a una maggiore valorizzazione dell’operatore stesso.

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