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Aggressioni, il ministro Grillo: Stiamo lavorando a un ddl

di Redazione

Il ministero della Salute sta lavorando insieme al ministero della Giustizia a un disegno di legge sulle aggressioni al personale sanitario. Lo ha confermato Giulia Grillo oggi in audizione nelle Commissioni riunite Affari sociali di Camera e Senato sulle linee programmatiche del suo dicastero.

Aggressioni al personale sanitario, in arrivo un disegno di legge

Il ministro della Salute Giulia Grillo durante l'audizione

Il 3 luglio ho insediato il comitato per l'indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Anche in questo caso sono perfettamente consapevole che non si risolve con un tavolo il fenomeno, ahimé crescente, delle aggressioni al personale sanitario negli ospedali, nei pronto soccorso, in tutte le strutture a rischio, tema che sarà presto oggetto di un disegno di legge che abbiamo allo studio col ministero della Giustizia. Così il ministro della Salute, Giulia Grillo, in audizione nelle Commissioni riunite Affari sociali di Camera e Senato sulle linee programmatiche del suo dicastero.

Intendo in ogni caso tenere alta la guardia - sottolinea il ministro - e puntare i riflettori su tutte le forme vecchie e nuove di mancanza di sicurezza e di tutela della salute in ogni posto di lavoro. Tra le prime azioni da implementare c’è la necessità di dare finalmente attuazione a quanto previsto dal Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.  Non solo di aggressioni al personale sanitario ha parlato oggi il ministro della Salute in audizione alle commissioni. Altri i temi al centro delle linee programmatiche del ministero.

Liste d’attesa

È mia ferma intenzione proseguire il lavoro iniziato con l'invio della circolare trasmessa alle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano per conoscere la situazione reale delle cose – dice il ministro -. Da una prima valutazione dei dati a disposizione, ovviamente con i dovuti distinguo, si denota mediamente un forte sotto utilizzo dei processi di informatizzazione delle pronazioni. Tradotto, significa che ancora troppo spesso, e in particolare per i ricoveri in fase di elezione, la gestione delle prestazioni avviene per via cartacea creando i presupposti e i rischi di forti distorsioni.

Sul tema delle liste d'attesa l'impegno sarà massimo, nei prossimi giorni, con tutti i numeri a disposizione, avremo la possibilità di fare una valutazione approfondita e implementare soluzioni per rendere più efficiente il sistema anche con il supporto di chi ha maturato buone pratiche in questi anni. Su questo aspetto sarò al fianco dei cittadini, spesso proprio quelli più deboli. Ci stiamo organizzando per creare un filo diretto di comunicazione con loro affinché tutti conoscano i loro diritti. Non sono temi che si risolvono solo a colpi di decreti, sono consapevole che occorre anche fare investimenti, ma capire come vengono utilizzate le risorse ha una fondamentale importanza.

Disuguaglianze della salute

Troppe le difformità tra una Regione e l'altra e tra una parte del Paese (il Nord) e l'altra (il Sud). Con il rischio, e tante volte la realtà, di avere da una parte una sanità dei poveri, dall'altra dei ricchi. Oltre cinque milioni ha appena stimato l'Istat, sono gli italiani in povertà assoluta, concentrati maggiormente nelle Regioni del Sud. Sono queste le fasce di popolazione che guardano con maggior speranza ad un reale e concreto universalismo perché loro, più di altri, rinviano o abbandonano le cure. Ecco, la "questione Sud" purtroppo continua a restare attuale in tutta la sua gravità. Con le ricadute che tutti conosciamo per la popolazione in conseguenza della gestione e dell'organizzazione dei servizi. In territori, tra l'altro, in cui la malavita e le organizzazioni mafiose si infiltrano facilmente, lucrando sulla salute dei cittadini.

Farmaci e dispositivi medici

Intendo lavorare in stretta collaborazione con i rappresentanti delle Regioni. Ho predisposto un tavolo per la farmaceutica e dei dispositivi medici – ha detto Giulia Grillo -. L'obiettivo è mettere in ordine un sistema che ha come unico obiettivo l'interesse dei cittadini.

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