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Brescia: rischia di annegare nel fiume, infermiera lo salva

di Redazione Roma

Un’infermiera di 60 anni ha salvato la vita a un uomo che stava annegando nel fiume Oglio. La professionista sanitaria gli ha subito praticato il massaggio cardiaco per fargli recuperare il battito. Soccorso in eliambulanza il 46enne, vittima di una congestione o di uno shock termico, è stato dichiarato fuori pericolo. L’intervento dell’infermiera si è rivelato tempestivo e decisivo.

Infermiera fuori servizio salva bagnante a rischio annegamento

Un’infermiera fuori servizio che si trovava sulle rive del fiume Oglio, affluente del Po che scorre in Lombardia, ha salvato la vita a un 46enne che aveva rischiato di annegare. Una volta ricondotto a riva, la professionista gli ha effettuato il massaggio cardiaco così da fargli recuperare il battito. L’uomo è stato dichiarato fuori pericolo.

È accaduto poche ore fa, nella “Spiaggia dei poveri” di Pontoglio (Brescia), piena di bagnanti e turisti di passaggio. Ad un certo punto, alcune persone hanno iniziato a chiedere aiuto: un loro amico, che si trovava dall’altra parte del fiume, si era sentito male, andando sott’acqua (vittima di un malore, con ogni probabilità indotto da una congestione digestiva).

Alcuni bagnanti, non senza difficoltà, si sono attivati riuscendo a recuperarlo (l’uomo era in arresto cardiocircolatorio) e riportarlo sulla terra asciutta (dove è rimasto tutto il tempo privo di conoscenza). Il caso ha voluto che in quel momento fosse presente un’infermiera, 60 anni, che ha cercato di rianimarlo con il massaggio cardiaco, mentre venivano sollecitati i soccorsi.

Per merito suo il 46enne – poi trasferito alla fondazione Poliambulanza (sul posto, insieme ai i carabinieri, sono arrivati la Croce rossa, l’automedica e l’elisoccorso) – ne è uscito vivo. I medici del reparto di rianimazione cardiologica lo hanno riconosciuto fuori pericolo. La prognosi resta riservata.

L’infermiera, dunque, si è trovata al posto giusto al momento giusto, dimostrando capacità e sangue freddo. Le stesse doti che alcune settimane fa ha messo in campo – è proprio il caso di dirlo – il giovane Fabio Franzò, di professione infermiere di sala operatoria all’ospedale di Siracusa, nell’occasione specifica arbitro di calcio in Serie D del match tra Casertana e Rotonda allo stadio di Caserta. Il 27enne ha salvato la vita a Vladislavs Kapustins, portiere lettone classe 2002 del Rotonda, che si era scontrato contro un avversario di gioco perdendo i sensi.

Pronto l’intervento dei sanitari a bordo campo, ma è stato provvidenziale il contributo di Franzò, che ha effettuato la manovra di rianimazione e il massaggio cardiaco. Ad emergenza conclusa, l’infermiere ha affermato: Lavoro in sala operatoria e sono abituato a episodi dl genere. Vedendo che non riprendeva conoscenza, ho temuto il peggio e ho iniziato le manovre. Concludendo: Non so se ci sia stato effettivamente l’arresto cardiaco, ma su quello respiratorio non nutro dubbi e ha rischiato tantissimo. Senza assistenza non ci sarebbe stato un buon epilogo.

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