Extraospedaliera
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L’utilizzo dell’elisoccorso permette di abbreviare i tempi di raggiungimento del target in caso di emergenza preospedaliera, specialmente se in ambiente impervio. Inoltre, il mezzo aereo viene spesso utilizzato per operare trasporti secondari, ovvero per spostare pazienti da un ospedale ad un altro. In questo secondo caso, non sempre risulta essere il mezzo più vantaggioso rispetto al trasporto su gomma. Per questo motivo, un gruppo di medici dell’Ospedale di Padova ha cercato di determinare quando l’utilizzo dell’elicottero sia un valore aggiunto nell’abbreviazione dei tempi di trasferimento.
L'elicottero è davvero più veloce dell'ambulanza? L'esperienza di Padova
Al fine di determinare quando l’utilizzo dell’elisoccorso sia realmente vantaggioso in termini di abbreviazione dei tempi del soccorso è stato condotto uno studio che ha preso in considerazione l’analisi di due elementi: spazio e tempo.
In letteratura diversi autori hanno provato a determinare un limite chilometrico per l’uso dell’elicottero, ma non c’è attualmente un consenso e i valori variano da 30 a 100 km. Per quanto riguarda la distanza, il 58,26% degli interventi effettuati dal team HEMS di Padova nel 2018 è stato compreso tra i 25 ei 40 km.
Sebbene la distanza sia parte integrante della decisione di utilizzare o meno un elicottero, il tempo non gioca un ruolo secondario in quanto tempo e distanza sono correlati approssimativamente in modo positivo e lineare.
L’elicottero (con una velocità di crociera di circa 300 km/h per il mezzo utilizzato a Padova) viaggia quasi a velocità costante e in linea retta e i tempi di viaggio stimati in ambulanza sono sempre stati più lunghi dei tempi di volo in elicottero rilevati.
Per questo motivo il trasporto aereo è più veloce del trasporto terrestre, ma solo se si considera esclusivamente il viaggio e il tempo di volo. Questo in quanto il trasporto in elicottero, in termini di tempo totale della missione, non è sempre il modo più veloce per spostare un paziente.
Per spiegare questo fattore è necessario considerare come una missione di elisoccorso si compone di diverse fasi, ciascuna delle quali possiede una durata specifica:
- Dopo l’allarme della centrale operativa è necessario un tempo di dispacciamento per attivare il servizio
- Dopo il decollo è necessario del tempo per raggiungere l’ospedale di partenza
- Il paziente deve essere adeguatamente preparato per il trasporto aereo; in questo, la preparazione di un paziente per il volo richiede più procedure rispetto al trasporto via terra
- Una volta arrivati presso l’ospedale di destinazione, il paziente deve essere portato al reparto appropriato dalla piazzola di atterraggio
Oltre a questi peculiari fattori va considerato il fatto che il decollo e l’atterraggio sono più lunghi del tempo necessario per avviare e spegnere il motore di un’ambulanza e che gli eliporti si trovano solitamente sui tetti degli ospedali (o su edifici vicini), mentre i Pronto soccorso hanno un accesso diretto per le ambulanze. Tutti questi fattori possono comportare operazioni più lunghe per i trasporti aerei, estendendo la durata della missione e senza contare ritardi o incidenti che potrebbero anch’essi influire sul tempo totale della missione.
Per tutti questi motivi è importante notare come durante il trasporto via terra tutte le operazioni descritte in precedenza siano più veloci e con meno passaggi; inoltre, ci sono meno fattori che potrebbero influenzare il tempo di trasporto totale, come il mancato trasferimento tra 2 veicoli o il cambio di barella.
Per decidere se utilizzare o meno un elicottero invece del trasporto via terra si dovrebbe valutare il reale beneficio per il paziente, considerando che l’intervento con l’elicottero non è sempre il più veloce. Dai dati riscontrati revisionando l’attività dell’elisoccorso di Padova, i ricercatori concludono come non sia suggerito l’utilizzo dell’elicottero per trasporti inferiori a 50 km.
Inoltre, è importante considerare che utilizzare l’elicottero senza che vi sia un effettivo vantaggio nel tempo o in assenza di requisiti logistici da un lato priva il paziente della modalità di trasporto più veloce (spesso in situazioni dipendenti dal tempo), dall’altro priva il sistema 118 di una risorsa importante nel soccorso e nella cura preospedaliera, senza contare che potrebbe mettere a rischio il team HEMS e il paziente in assenza di reali vantaggi.
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