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Emergenza-Urgenza

Morso del ragno violino, cosa fare

di Giacomo Sebastiano Canova

Extraospedaliera

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Il morso di ragno violino è generalmente indolore, ma nonostante in alcune circostanze non provochi particolari danni in altre situazioni può portare alla comparsa di conseguenze molto gravi. Fra le complicanze che compaiono in seguito al morso di ragno violino la principale è rappresentata dall’infezione secondaria della lesione. Nei soggetti precedentemente sensibilizzati, si può assistere alla comparsa di reazioni allergiche caratterizzate da manifestazioni sia locali che sistemiche. Nei casi estremamente severi, può presentarsi shock anafilattico.

Il ragno violino

Una delle caratteristiche del ragno violino è la macchia sul prosoma che ricorda un violino, con il "manico" che si estende verso l'addome

Il ragno violino è un aracnide appartenente alla famiglia delle Sicariidae, genere Loxosceles, specie rufescens. Le sue dimensioni sono piccole, in quanto il suo corpo non supera i 9 millimetri di grandezza. Comprendendo anche le zampe, la sua grandezza aumenta sino a un massimo di 4-5 centimetri.

Questa specie di ragno è prevalentemente notturna, in quanto è proprio in queste ore che esce dalla sua tana per cacciare o, nel caso dell’esemplare maschio, per andare alla ricerca della femmina. Da un punto di vista comportamentale, si tratta di un ragno schivo e dall’indole non aggressiva che, di fronte ad un essere umano, solitamente preferisce fuggire. Per questi motivi un suo morso non è così frequente, ma si verifica nel caso in cui il ragno attacchi per difendersi qualora si sentisse minacciato e non trovasse alcuna via di fuga.

Segni e sintomi di morso di ragno violino

Solitamente il morso del ragno violino non viene percepito immediatamente e i primi sintomi compaiono dopo qualche ora. Fortunatamente la sintomatologia non sempre è grave e potenzialmente letale, ma può manifestarsi anche in forma lieve.

Le principali sintomatologie derivanti dal morso di ragno violino sono causate dall’inoculazione del secreto citotossico (veleno) attraverso gli aculei veleniferi di cui l’animale è dotato. In funzione della quantità di veleno inoculata con il morso, la persona può manifestare sintomi diversi, più o meno gravi. È bene precisare come non sempre il ragno, quando morde, inietta il proprio veleno.

Nonostante inizialmente il morso di ragno violino non venga in alcun modo percepito, generalmente dopo 30-60 minuti dall’avvenuto attacco si manifesta sempre il dolore. Tale sintomatologia può manifestarsi localmente, nel punto in cui il ragno ha dato il morso, così come può estendersi all’intero arto (in caso di morsi su mani, piedi, braccia e gambe) o alle aree circostanti.

Nei casi più lievi, accanto al dolore si manifestano sintomi analoghi a quelli indotti da morsi o dalle punture di insetti o altri aracnidi:

  • Irritazione
  • Arrossamento
  • Gonfiore
  • Eritema
  • Bruciore e parestesie
  • Prurito

Anche se i sintomi non sono particolarmente gravi è bene precisare che il morso di ragno violino può dare origine ad una lesione cutanea che fatica a risolversi e che può impiegare molto tempo a guarire.

Loxoscelismo

Nei casi più gravi, fortunatamente rari, si possono manifestare sintomi ben più severi non solo nel sito in cui il ragno ha morso l’individuo, ma anche a livello sistemico. In questo caso si parla di loxoscelismo, una sindrome che si manifesta a livello cutaneo e sistemico causata proprio dal veleno del ragno. I primi sintomi di loxoscelismo possono comparire già dopo 10-20 minuti dall’avvenuto morso.

La sintomatologia cutanea che si manifesta in simili casi è caratterizzata dalla comparsa di:

  • Dolore di tipo urente
  • Gonfiore e arrossamento
  • Prurito
  • Bruciore e parestesie
  • Iposensibilità dell’area colpita

Dopo qualche ora, in corrispondenza del sito del morso, compare una vescicola circondata da un’area di cute livida o biancastra a sua volta circondata da un’area di cute eritematosa. In alcuni casi questa vescica si rompe dando così origine a un’ulcera, cui consegue la formazione di un’escara (lesione necrotica).

A livello sistemico, invece, il loxoscelismo si caratterizza per la comparsa di:

Nei casi più gravi, inoltre, il loxoscelismo può portare alla comparsa di aritmie cardiache, insufficienza renale, crisi ipertensive, confusione, perdita di coscienza, coma e morte.

Infine, il morso di ragno violino provoca effetti gravi soprattutto in soggetti già debilitati per altri motivi e nei soggetti particolarmente sensibili al veleno iniettato con il morso.

Complicanze del morso di ragno violino

Fra le complicanze che compaiono in seguito al morso di ragno violino la principale è rappresentata dall’infezione secondaria della lesione. I microorganismi responsabili dell’infezione in questione possono essere veicolati dallo stesso ragno oppure possono raggiungere e infettare la lesione in un secondo momento.

Fra le possibili complicanze del loxoscelismo, invece, possono presentarsi anemia emolitica, coagulopatia intravascolare disseminata, mionecrosi, rabdomiolisi, coma e morte. Fortunatamente, tali complicazioni sono rare.

Nei soggetti precedentemente sensibilizzati, si può assistere alla comparsa di reazioni allergiche, talvolta gravi, caratterizzate da manifestazioni sia locali che sistemiche. Nei casi estremamente severi, può presentarsi shock anafilattico.

Diagnosi di morso di ragno violino

Dal momento che il morso di questo ragno non è doloroso, nella maggior parte dei casi la persona colpita si può accorgere dell’attacco solamente quando l’animale si è già dato alla fuga o comunque quando non è più visibile, rendendo in questo modo difficile sia l’identificazione del responsabile del morso.

La diagnosi, pertanto, si basa sostanzialmente sull’analisi visiva della lesione cutanea presentata dal paziente e sull’analisi dei sintomi da egli manifestati. A tal proposito, quando si valuta il paziente è molto importante escludere la presenza di altri disturbi i cui sintomi possano mimare o essere comunque simili a quelli causati dal morso di ragno violino: i morsi o le punture di altri animali, alcune patologie cutanee, alcuni tipi d’infezioni della cute e d’infezioni sistemiche e le lesioni causate da ustioni.

Terapia per il morso di ragno violino

La terapia per il morso di ragno violino può variare a seconda dei casi. Generalmente, se si è certi di essere stati morsi da un ragno, è bene contattare immediatamente i soccorsi sanitari ed eventualmente un centro antiveleni. Difatti, anche se spesso il morso di ragno violino non si rivela eccessivamente grave, in nessun caso esso deve essere sottovalutato.

Qualora ci si renda conto di essere stati morsi da un ragno violino possono essere messi da subito in atto alcuni comportamenti che sono in grado di ridurre la sintomatologia e la comparsa di complicanze:

  • Lavare accuratamente la ferita con acqua e sapone
  • Evitare di applicare disinfettanti aggressivi
  • Comprimere l’area del morso e mantenere l’arto sollevato
  • Evitare di manipolare o incidere il sito in cui è presente il morso
  • Prestare attenzione alla comparsa di sintomi di qualsiasi tipo, avendo cura di monitorare l’evoluzione della lesione cutanea

Indipendentemente dalla gravità della sintomatologia indotta dal morso di ragno violino, la lesione cutanea che ne deriva deve essere regolarmente pulita e fasciata, preferibilmente tutti i giorni. Tale operazione può essere eseguita dal paziente nella propria abitazione nei casi più lievi, mentre potrebbero richiedere l’intervento del medico i casi più gravi e qualora ci si trovi in presenza di loxoscelismo.

Oltre alla costante cura della lesione cutanea potrebbe essere necessaria l’assunzione (sotto controllo e prescrizione medica) di farmaci per via topica od orale, allo scopo di ridurre il dolore (farmaci analgesici) e l’infiammazione (farmaci corticosteroidi, generalmente in forma di pomate da applicare localmente).

Talvolta, può rendersi necessaria l’assunzione di farmaci antistaminici per ridurre l’entità delle manifestazioni cutanee di tipo orticarioide. Infine, per prevenire o curare eventuali infezioni, è possibile che venga prescritta una terapia a base di farmaci antibiotici. In caso di comparsa di loxoscelismo e sintomi sistemici, il paziente viene solitamente ricoverato in ospedale.

Nei casi più severi può rendersi necessario un trattamento chirurgico per rimuovere l’area necrotica. Tuttavia, la resezione chirurgica può essere praticata solo nel momento in cui la lesione necrotica si trovi ad essere completamente delimitata. Per questo motivo tale processo può richiedere diverse settimane, durante le quali la lesione deve comunque essere curata quotidianamente. Nei casi particolarmente gravi, dopo la resezione chirurgica della lesione necrotica, può essere necessario intervenire con trattamenti di chirurgia plastica ricostruttiva.

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