Nurse24.it

Emergenza-Urgenza

Punture di medusa, cosa fare e cosa non fare

di Giacomo Sebastiano Canova

Extraospedaliera

    Precedente Successivo

La puntura di medusa è un tipico inconveniente di chi si immerge in mare. La sua puntura è nella maggioranza dei casi innocua, anche se talvolta può portare a complicanze severe. Alcuni pratici provvedimenti possono attenuare la sintomatologia e il fastidio derivante dal contatto.

Com'è fatta una medusa e quali sostanze rilasciano i suoi tentacoli

La medusa è un animale marino composto prevalentemente da acqua (98%). La sua forma generica è quella di un polipo rovesciato. Può essere immaginata come un sacco leggermente appiattito, dove si riconoscono una zona superiore convessa, l'esombrella, e una regione inferiore concava, detta subombrella, al cui centro è posta la bocca che si collega alla cavità gastrovascolare mediante una struttura tubulare chiamata manubrium (manubrio). Dal margine subombrellare si propagano dei tentacoli urticanti a scopo di difesa e di predazione.

È proprio il contatto tra i tentacoli e la cute che causa le manifestazioni tipiche della puntura di questi animali. Quando i tentacoli si appoggiano sulla pelle viene solitamente rilasciata una miscela composta da tre proteine a effetto sinergico:

Ipnotossina Talassina Congestina
Effetto anestetico, quindi paralizzante Comportamento allergenico che causa una risposta infiammatoria Paralizza l'apparato circolatorio e respiratorio

Queste tre sostanze sono rilasciate a dosi tali da essere letali per le prede della medusa, ma non ovviamente per l’uomo, dove causano un’ustione chimica che varia dal primo al secondo grado.

Nel caso in cui si manifestassero con esordio rapido e sintomatologia ingravescente sintomi quali dispnea, rash cutaneo, sensazione di ostruzione delle vie aeree, astenia profusa, sudorazione e/o tachicardia è necessario allertare immediatamente il 118 in quanto potrebbe essersi instaurata una situazione di shock anafilattico.

Nei soggetti allergici noti, se in possesso, è necessario aiutarli nell’autosomministrazione di adrenalina per via intramuscolare qualora essi non siano in grado di farlo.

Infine, nel caso in cui dovessero insorgere a distanza anche di qualche ora dalla puntura sintomi quali dispnea, nausea/vomito e malessere generale è necessario rivolgersi con urgenza presso il Pronto soccorso più vicino in quanto questi sintomi potrebbero essere una manifestazione della neurotossina entrata in circolo.

Ritorna al sommario del dossier Emergenza Urgenza

Commento (0)