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Emergenza-Urgenza

Barella cucchiaio

di Giacomo Sebastiano Canova

Extraospedaliera

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La barella cucchiaio è un presidio utilizzato soprattutto in ambito di soccorso extraospedaliero che serve per raccogliere, sollevare e trasportare un paziente impedendo pericolosi movimenti del rachide o delle parti traumatizzate. Il suo facile utilizzo e gli attuali aggiornamenti hanno fatto sì che sia uno tra i presidi più utilizzati nel soccorso al paziente politraumatizzato. L’evoluzione della barella cucchiaio in metallo è rappresentata dalla barella SCOOP.

Com’è fatta la barella cucchiaio e come si utilizza

La barella cucchiaio è formata da due sub-unità completamente svincolabili tra loro; questa sua composizione permette di raccogliere il paziente adagiando sotto di esso dai due lati le due valve, chiudendole tra loro mediante apposite giunture poste all’altezza della testa e dei piedi.

Così facendo, il paziente può essere rapidamente sollevato e trasportato sulla barella o sulla tavola spinale senza essere eccessivamente mobilizzato, tutelando maggiormente l’allineamento del suo rachide. La lunghezza della barella può essere personalizzata in base alla struttura del corpo del paziente.

Le prime barelle cucchiaio furono utilizzate in ambito bellico per raccogliere e trasportare rapidamente i feriti e i cadaveri in scenari operativi nei quali era necessario, per l’équipe sanitaria, sostare il minor tempo possibile.

La struttura della barella cucchiaio è solitamente di metallo e non è indicata per il trasporto in ambulanza del paziente verso il Pronto soccorso. Inoltre, essendo radio-opaca, non può essere lasciata in sede durante l’effettuazione degli esami radiologici (RX e TAC).

Il suo utilizzo è dunque relegato alla raccolta del paziente traumatizzato rinvenuto supino, il quale mediante questo presidio viene adagiato sulla tavola spinale senza che il suo rachide cervicale sia venga mosso.

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