Nessuno sconto alla riapertura della clamorosa vicenda processuale di Leopoldo Wick, l’infermiere della Rsa di Offida, in provincia di Ascoli Piceno, al centro del caso delle morti sospette di anziani ospiti della struttura dell'Asur Marche. Dopo una prima condanna al carcere a vita, nel 2022, l’assoluzione con formula piena l’anno successivo e poi l’annullamento dell’ultima sentenza da parte della Corte di Cassazione: ora la Procura generale, davanti alla Corte d'Assise d'Appello di Perugia, ha chiesto nuovamente l’ergastolo per il 61enne ancora sotto processo.
Le accuse: omicidio e somministrazione di farmaci non appropriati

La Procura ha chiesto nuovamente l’ergastolo per l'infermiere ascolano ancora sotto processo.
L’uomo è accusato di 8 omicidi e 4 tentati omicidi: avrebbe somministrato volontariamente dosi eccessive e non appropriate di farmaci agli anziani ospiti.
Un vero e proprio travaglio giudiziario per l’imputato e soprattutto per i parenti delle vittime. Leopoldo Wick, infermiere ascolano, è accusato di 8 omicidi volontari e 4 tentati omicidi di anziani ospiti della Rsa di Offida.
I presunti delitti risalirebbero tra gennaio 2017 e febbraio 2019. Dopo una condanna, un’assoluzione e l’annullamento di quest’ultima sentenza, nei giorni scorsi Wick è tornato in tribunale, questa volta a Perugia, per l’Appello bis, per sentire la richiesta dei PM: L’imputato merita l'ergastolo
.
L'appello bis ordinato dalla Cassazione
Il nuovo processo, in corso davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Perugia, è stato disposto dalla Corte di Cassazione nell’ottobre 2024 che aveva annullato la precedente sentenza di assoluzione emessa dalla Corte d’Assise d’Appello di Ancona, ribaltando a sua volta la – prima – condanna all’ergastolo inflitta in primo grado dalla Corte d’Assise di Macerata.
La segnalazione iniziale: il ruolo di un'OSS
Dall’avvio delle indagini – che risalgono al 2018, quando un’operatrice sanitaria in servizio alla Rsa di Offida aveva segnalato quei ‘troppi e anomali decessi’ nella struttura – si è seguito un tira e molla a colpi di arringhe e sentenze, arresti e scarcerazioni.
In dettaglio: Wick è stato arrestato nel 2020, poi la prima sentenza di condanna al carcere a vita nel 2022, decisa dalla Corte d’Assise di Macerata, secondo la quale i decessi sarebbero stati provocati da ripetute somministrazioni indebite di farmaci come promazina, insulina e anticoagulanti, e Wick venne ritenuto alla fine responsabile per 7 omicidi e un tentato omicidio.
L’annullamento dell’assoluzione: un errore giuridico
Poi la sentenza è stata ribaltata dalla Corte d’Assise d’Appello di Ancona che ha assolto l’infermiere con formula piena e lo ha scarcerato. Infine la riapertura clamorosa della vicenda, lo scorso ottobre, con l'annullamento dell’ultima sentenza da parte della Corte di Cassazione. L’assoluzione decisa dai giudici d’appello di Ancona è stata bocciata perché ritenuta basata su un palese errore di diritto
per aver escluso prove tossicologiche senza giustificazione.
Prossime tappe del processo
All’udienza dell’Appello bis, oltre alla requisitoria dell’accusa, sono intervenuti anche i legali delle parti civili, che hanno sostenuto la richiesta di condanna al carcere a vita e rinnovato le istanze di risarcimento per i familiari delle vittime. Nel corso del processo verranno riesaminate integralmente tutte le prove, incluse quelle che i giudici di Ancona avevano escluso (prelievi ematici, analisi tossicologiche, consulenze medico-legali, ecc.).
La prossima udienza è stata fissata per il 12 novembre: sarà la volta della difesa dell’imputato che si è sempre dichiarato innocente.
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