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Area Critica

38° Congresso Aniarti: Think global, act local

di Daniela Berardinelli

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Portare soluzioni pratiche dal globale al locale e viceversa, passando per le buone pratiche. È quello che ha inteso fare l'Associazione Nazionale Infermieri di Area Critica (Aniarti), giunta al suo trentottesimo Congresso nazionale. Nella due giorni di lavori (12-13 novembre, Savoia Regency Hotel - Bologna) oltre all'alternarsi di presentazioni orali e sessioni di simulazione, sono stati assegnati il Premio Youth per i giovani infermieri, il Premio Poster ed il Premio Fotografico.

Think global, act local: il 38° Congresso nazionale Aniarti

Think global e act local, le azioni a livello locale e globale si influenzano reciprocamente con uno scambio continuo, anche all’interno della professione infermieristica che non può esimersi dai grandi cambiamenti socio culturali che stanno avvenendo in tutto il mondo. Questo il filo conduttore di tutto il 38esimo Congresso Aniarti 2019.

Cosa ci lascia quest’anno Aniarti? La consapevolezza della forza del pensiero critico dell’infermiere che sa avvalersi degli sviluppi delle conoscenze e della tecnologia per migliorare gli esiti di assistenza e, non di minore importanza, sviluppare sempre di più la competenza relazionale

Cosa guida oggi un infermiere di area critica

Se l’OPI è la casa degli infermieri, come afferma il presidente dell’OPI di Bologna Pietro Giurdanella, allora Aniarti è la casa degli infermieri di area critica, che ogni anno spalanca le sue porte a nuovi ingressi e tante novità in ambito scientifico e assistenziale.

Cosa guida oggi un infermiere di area critica? La riflessione sulla sostenibilità di un sistema in continua evoluzione, la formazione che ancora segue un programma datato e che invece dovrebbe evolversi per stare al passo con i cambiamenti, la valutazione dell’appropriatezza del percorso assistenziale, la bioetica e il bisogno di fare cultura e alleanza con le persone per il raggiungimento degli obiettivi di salute.

L’intervento in apertura del congresso del Prof. Boniolo dell’Università degli studi di Ferrara ha risollevato lo stato del dibattito etico in Italia che dovrebbe essere maggiormente implementato, più consapevole e informato, meno a rischio di notizie fake e incomprensioni, ma guidato da argomentazioni razionali e non sostenute solo dal buon senso comune, poiché spesso quest’ultimo può essere altamente fuorviante.

Le tematiche trattate sono state diverse e trasversali, oltre all’ambito tecnico, rappresentato con simulazioni ad hoc e interventi di diversi relatori sulle ultime novità come il REBOA, si è dato molto spazio anche alla medicina narrativa e alle sue potenzialità con lo sviluppo dei diari di terapia intensiva, rivolti sia ad operatori che parenti e poi restituiti al paziente stesso a fine ricovero.

L’evoluzione delle competenze infermieristiche è stata esplorata sotto plurimi aspetti: dalla ricerca, con la trasmissione dell’importanza dell’evidence based practice nella pratica clinica, alla formazione specifica come quella del MET - Medical Emergency Team sul territorio italiano.

Si è parlato molto di triage, dei pregi e limiti del See & Treat, del Fast Track, dell’importanza fondamentale nell’accogliere e identificare persone con dolore e vittime di violenza con l’istituzione del codice rosa. Il fenomeno del sovraffollamento del Pronto soccorso è comune a tutto il territorio italiano e sono state confrontate varie esperienze fruttuose di Bed Management infermieristico come risposta alle esigenze di appropriatezza e sicurezza dei ricoveri.

Si è discusso anche degli esiti sensibili alle cure infermieristiche, evidenziando come si rendano necessari ulteriori studi sulle fundamental care e sui suoi esiti come il comfort, la qualità del sonno e lo stato nutrizionale del paziente.

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