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IPASVI

Infermiere di famiglia, tariffe e fast track. Il patto lombardo

di Redazione

Un accordo in Lombardia per la continuità delle cure nella riforma socio sanitaria. Lo hanno siglato l’assessorato regionale alla Sanità e i collegi Ipasvi lombardi.

Lombardia, accordo tra Regione e Ipasvi per la continuità delle cure

accordo lombardia

La firma dell'accordo

L’infermiere è il pilastro della presa in carico – ha detto l’assessore alla Sanità Giulio Gallera -. E in particolare l’infermiere case manager è il grande player del territorio. La vostra professione ha un ruolo sempre più strategico anche all’interno degli ospedali, dove la competenza infermieristica è di straordinaria utilità. Dal momento che la nostra sanità ha come grande pilastro gli infermieri, lavoreremo sempre di più in sintonia e in collaborazione con i collegi Ipasvi e costruiremo nelle prossime settimane un tavolo di approfondimento nel quale metteremo a fuoco i vari temi e andremo a definire meglio anche i ruoli, le competenze e le modalità con cui gli infermieri potranno essere sempre più utili al nostro sanitario.

Dal presidente Ipasvi di Milano Giovanni Muttillo è arrivato l’incipit a proporre al governo regionale un impegno congiunto e una alleanza per assicurare ai cittadini una sanità migliore e sostenibile.

Questi gli ambiti di lavoro proposti dai collegi Ipasvi lombardi:

Skill mix change

Uno dei nodi del sistema sanitario nel nostro paese è il rapporto medici/infermieri. Gli Ipasvi lombardi propongono l’obiettivo di raggiungere 3 infermieri/1 medico direttamente assunti nell’arco di un triennio.

Revisione dei criteri di determinazione degli organici

Gli Ipasvi ritengono plausibile raggiungere un rapporto ottimale infermiere/persona assistita minimo pari a 1:6 nelle aree di medicina e chirurgia generale e specialistiche, tenuto conto delle variabili riguardanti i progetti di cura e di assistenza di ogni singola persona assistita, con contestuale implementazione di modelli assistenziali, quali il primary nursing o il case management.

Il contributo della professione nel cambiamento del sistema

L’idea è di costituire un tavolo tecnico, anzi un osservatorio, per monitorare lo stato di avanzamento delle riforme, specie per quel che riguarda le best practice.

L’infermiere di famiglia

La Regione, secondo la proposta degli Ipasvi lombardi, dovrebbe sostenere economicamente e organizzativamente più sperimentazioni pilota di messa in opera del servizio dell’infermiere di famiglia.

Sviluppo della dirigenza infermieristica di I e II livello

Prevedere tra gli obiettivi di valutazione dei direttori generali l’attivazione di una direzione delle professioni sanitarie e facilitare le procedure di mobilità e di selezione e utilizzo delle graduatorie.

Tariffazione delle prestazioni infermieristiche

L’obiettivo da raggiungere è che i collegi e il governo regionali definiscano entro il 2018 il percorso sperimentale per l’erogazione da parte degli infermieri, in piena autonomia, di prestazioni ambulatoriali tariffate.

Professione infermieristica e sistema dei pronto soccorso

Infine, si propone di istituire un gruppo di lavoro multidisciplinare con il mandato di validare iun framework comune di gestione del paziente nei pronto soccorso lombardi e monitorarne l’implementazione nelle diverse realtà aziendali. Il gruppo dovrà anche individuare un percorso dedicato di presa in carico del paziente cronico. Infine, gli Ipasvi auspicano il potenziamento del Fast Track per ottimizzare le risorse e ridurre i tempi di attesa.

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