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AI al servizio della salute: “l'infermiere” artificiale in Valle d'Aosta

di Redazione

In Valle d'Aosta nasce il progetto dell'«infermiere artificiale». Approvato dalla Giunta regionale il 25 novembre, il programma si basa sull'intelligenza artificiale e sul machine learning (apprendimento automatico), con l'obiettivo di migliorare la gestione della salute dei pazienti. Grazie all'analisi dei dati contenuti nel Fascicolo Sanitario Elettronico, il sistema sarà in grado di emettere previsioni precise e inviare alert personalizzati in caso di rilevazione di parametri vitali alterati o situazioni di rischio critico.

Il ruolo dell'AI nel monitoraggio della salute in Valle d'Aosta

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In Valle d'Aosta nasce il progetto dell'«infermiere artificiale» con l'obiettivo di migliorare la gestione della salute dei pazienti.

Sono stati previsti due tipi di alert: uno per pazienti cardiopatici e uno per diabetici. Sostanzialmente si applica l'intelligenza artificiale al Fascicolo Sanitario Elettronico di questi pazienti, monitorando parametri come pressione sanguigna, frequenza respiratoria e cardiaca, e glicemia. Quando emergono condizioni di rischio, l'AI invia un alert ai medici curanti, spiega Luciano Caveri, assessore regionale all'Innovazione, precisando che il sistema sarà in grado di rilevare alterazioni cliniche, analizzare dati preesistenti e integrarli con nuove informazioni fornite dai pazienti o da dispositivi medici. In questo modo, sarà possibile prevedere l'evoluzione di problemi di salute potenzialmente gravi.

La sperimentazione, prevista dal 2025, durerà tre anni e coinvolgerà medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Essi potranno valutare gli alert ricevuti e intervenire tempestivamente. L'aggiornamento continuo dei dati consentirà agli algoritmi di affinare le previsioni, rendendole sempre più attendibili.

Oltre ad automatizzare compiti ripetitivi, liberando i professionisti per attività di maggiore valore, l'intelligenza artificiale migliorerà le capacità predittive, l'analisi dei dati e i processi decisionali. Pur riconoscendo il valore delle competenze umane, gli esperti ritengono che una macchina possa analizzare i dati con maggiore precisione, avendo una visione completa dello stato di salute di ciascun paziente.

L'iniziativa, dal costo di 130 mila euro, è possibile grazie a una convenzione tra la Regione e l'ULS della Valle d'Aosta. La Regione finanzierà il progetto, fornirà linee guida e collaborerà con il Dipartimento nazionale per la Trasformazione Digitale. L'ULS si occuperà della sperimentazione e del coordinamento con i medici coinvolti.

La sperimentazione, inizialmente limitata a queste due categorie di pazienti, potrebbe estendersi a nuove applicazioni. Stiamo valutando l'uso dell'AI anche in Pronto Soccorso, dove al triage potrebbe supportare infermieri e medici nell'identificare rapidamente lo stato di salute dei pazienti, conclude Caveri.

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