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Lavorare come OSS

Oss sospesi tra riconoscimento e contratto

di Paola Botte

Per gli oss, il 2018 non è iniziato affatto bene. Dopo i traguardi raggiunti a fine 2017 con l'approvazione del ddl Lorenzin, che ha visto il passaggio dell'operatore socio sanitario dall'area tecnica a quella delle professioni socio sanitarie, ci si aspettava quanto meno un riconoscimento anche contrattuale. Che invece sta tardando ad arrivare.

Oss, l’appello per il riconoscimento in sede di contrattazione

angelo minghetti

Angelo Minghetti (Migep)

A tal proposito, la Federazione Migep ha fatto girare, nei giorni scorsi, tra gli oss un modulo da compilare e inviare a tutti i sindacati affinché si impegnino a far applicare la legge nella contrattazione con l’Aran.

Le organizzazioni sindacali hanno messo a rischio il futuro di oltre 200 mila operatori socio sanitari - afferma Angelo Minghetti, rappresentante Migep -. Nel momento cruciale, in cui sono stati chiamati ad esprimere il consenso sull'introduzione dell'area socio sanitaria per gli oss all'interno del contratto Aran, gli stessi hanno invece proposto un ulteriore passaggio. Un modo per allungare i tempi. Vale a dire, la richiesta di comporre una commissione paritetica che faccia delle valutazioni prima di decidere.

Una commissione composta, a detta di Minghetti, dagli stessi rappresentanti sindacali e membri dell'Aran.

Va ricordato che senza un accordo tra i sindacati e l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni non sarà possibile inserire ciò che il ddl Lorenzin ha previsto nel contratto collettivo nazionale del lavoro. Per la categoria degli oss sarà stata dunque l'ennesima illusione.

Per questo motivo, la proposta del Migep, di inviare questo modulo ai sindacati, è stata accolta positivamente da molti oss, che dopo diciassette anni, speravano di vedere finalmente riconosciuto il loro ruolo.

Noi sapevamo che con l'approvazione del ddl Lorenzin si sarebbe aperta una fase di contrattazione infinita dice Minghetti. Infatti, se da un lato il decreto ha fatto fare un salto in avanti alla categoria, dall'altro lato ha rallentato il riconoscimento di alcuni diritti.

Sarebbe stato meglio se fosse stato direttamente il ministero della Salute a stabilire gli ambiti di competenza aveva dichiarato il rappresentante Migep in una vecchia intervista. In una recente lettera - continua- inviata al presidente dell'Aran, Sergio Gasparrini, abbiamo ribadito l'urgenza di estendere agli operatori socio sanitari le indennità sanitarie, definendo lo sviluppo professionale nella categoria C, un aggiornamento permanente e l'inserimento dell'oss nell'équipe assistenziale con la ridefinizione dei processi di lavoro. Però, ad oggi, nulla è stato ancora deciso.

Da parte loro, alcuni sindacati non hanno apprezzato la reazione degli oss di questi giorni e tanto meno le migliaia di email ricevute. E hanno risposto con parole dure. Parole in alcuni casi offensive per chi ha deciso di alzare la testa.

Dall'altro lato, il Migep fa sapere di non voler mollare la presa e dichiara uno stato di allerta permanente sulla tematica. Anche se c'è la sensazione che si vogliano favorire a tutti i costi solo le categorie intellettuali, noi non ci arrendiamo. L'Aran dovrà dare al più presto una risposta agli oss, riconoscendo le loro responsabilità, perché si tratta di professionisti che sono ogni giorno a fianco del malato conclude.

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