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Competenze specifiche dell'infermiere in oculistica

di Francesca Gianfrancesco

L’assistenza al paziente con patologia oculistica è in continua evoluzione dettata soprattutto dai progressi scientifici e tecnologici che la influenzano. Essendo l’oculistica una branca sempre più ultra-specialistica è necessario che tutte le figure di professionisti che ruotano intorno a questo ambito siano costantemente aggiornate.

Assistenza infermieristica in oculistica

Nell'assistenza infermieristica si sta assistendo ad un significativo progresso delle competenze tecnico-organizzativo-assistenziali legate soprattutto a fenomeni sociali come l’aumento dell’età media o della popolazione con “fragilità” e/o malattie croniche degenerative da una parte, mentre dall’altra preme il costante sviluppo scientifico e tecnologico.

Tutto ciò rende necessario ridefinire gli ambiti di assistenza e di cura basandosi su processi di continuità, percorsi standardizzati sulle principali prestazioni e sulla personalizzazione dell’assistenza.

L’assistenza oggi parte dalle conoscenze e dalle competenze che si acquisiscono sia in campo professionale, ma soprattutto attraverso il confronto di professionisti esperti in settori di interesse assistenziale. La specifica conoscenza delle dinamiche di funzionalità, criticità ed organizzazione accresce la sicurezza, il senso di responsabilità e l’autorevolezza dell’infermiere, di quel settore in cui è coinvolto come singolo ed in équipe.

L’esigenza di istituire “nuovi” servizi ultra-specialistici come quello oculistico e rivisitare i luoghi di cura, rende necessaria la modificazione del ruolo professionale, dato dalle competenze, abilità e capacità dell'infermiere. La ridefinizione degli ambiti di attività con modalità multiprofessionali e il conseguente ampliamento delle competenze/responsabilità acquisite nel percorso formativo (laurea triennale, laurea magistrale, master di primo e secondo livello, percorsi formativi modulari strutturati dalle Regioni in base a specifiche esigenze) costituisce l'ambito di azione e lo spazio istituzionale in cui proporre le necessarie modifiche.

Tutte le competenze elencate nella Gestione, Formazione, Qualità e sicurezza, Gestire il rischio clinico, Ricerca applicata, Consulenza, fanno parte del bagaglio culturale di tutte le professioni sanitarie e vanno quindi declinate all’interno di ogni professione. Pertanto, il confine di competenza fra le professioni sanitarie non può definirsi in maniera statica e rigida, ma si presenta flessibile e sensibile ai modelli organizzativi adottati, all'evoluzione dei piani di studio universitari e post-universitari, alle prassi seguite nei singoli contesti di lavoro. Questo va sempre ricordato per evitare che le competenze attribuite alla professione infermieristica vadano a sovrapporsi a quelle di altre figure professionali.

Pianificazione del ricovero in oculistica

I pazienti accedono al servizio di oculistica in due modalità: urgente e programmata. Generalmente i pazienti che accedono in regime di urgenza provengono dal Pronto soccorso. Il paziente viene visitato nel più breve tempo possibile, direttamente in Ps o presso ambiente Oculistico (a seconda del quesito posto e delle attrezzature necessarie all’espletamento della visita).

Il medico oculista deciderà poi per il ricovero e per l’eventuale attivazione della sala operatoria. In questa fase l’infermiere coadiuverà l’operato medico. Per ricoveri programmati invece si intende il ricovero che, in relazione alle condizioni cliniche del paziente o ai trattamenti cui il paziente deve essere sottoposto, può essere programmato ad un periodo successivo al momento in cui il medico specialista ha rilevato l’indicazione al ricovero stesso. L’infermiere responsabile, dunque, si appresta ad eseguire il ricovero come da protocollo di unità operativa, tramite identificazione e accettazione del paziente.

L’infermiere di oculistica provvede alla pianificazione assistenziale attraverso:

  • Rilevazione dei bisogni e compilazione della scheda infermieristica
  • Identificazione delle peculiarità assistenziali e pianificazione degli interventi
  • Pianificazione delle indagini diagnostiche indicate dal Medico di reparto o di Guardia della U.O.
  • Raccolta dei referti e loro conservazione dopo visione medica
  • Pianificazione dell’assistenza alberghiera, in accordo con il personale di supporto
  • Verifica e valutazione degli interventi posti in essere

Rientra nelle competenze dell’infermiere di Oculistica il coordinamento del percorso di preparazione diagnostico specialistico all’intervento chirurgico. I pazienti che non hanno seguito il percorso preoperatorio di pre-ospedalizzazione vengono ricoverati nei/nel giorni/o precedenti l’intervento, al fine di eseguire tutti gli esami necessari al completamento della preparazione preoperatoria ed essere valutati globalmente, per permettere di compilare tutta la documentazione clinica e assistenziale.

Assistenza preoperatoria

Come detto è di competenza dell’infermiere della U.O. di oculistica l’accoglienza al paziente che dovrà poi recarsi in sala operatoria. Nella fase pre-operatoria è di competenza dell’infermiere:

  • Accertarsi dell’identità del paziente e dello stato di coscienza conservato
  • Rilevare P.A. e F.C.
  • Preparare il paziente per l’intervento supportato da una check list per la verifica procedurale nell’ambito della gestione del rischio
  • Controllare che all’interno della cartella ci sia la documentazione clinica, il consenso informato, la cartella anestesiologica e la biometria oculare
  • porgere al paziente delle domande in merito ad eventuali allergie
  • Invitarlo a togliere protesi dentarie, apparecchi acustici, lenti a contatto, monili
  • Marcare il lato da operare con un pennarello dermografico (spesso i protocolli indicano di chiedere al paziente o al parente accompagnatore quale occhio deve essere operato prima di marcare il lato come doppia verifica)
  • Dopo aver controllato quale è l’occhio da operare l’infermiere provvederà alla dilatazione della pupilla tramite la somministrazione di specifici colliri (prescritti dal medico)
  • Accertarsi dell’avvenuta profilassi antibiotica qualora richiesta
  • Programmare il trasporto in sala operatoria

L’infermiere in sala operatoria gestisce le risorse tecnologiche e strumentali in base all’intervento e ai tempi chirurgici in un'ottica di collaborazione multidisciplinare senza che ruoli (ortottista, strumentista, infermiere, ecc.) e competenze siano accavallati.

Assistenza infermieristica post-operatoria

Rientra nelle competenze infermieristiche pianificare gli interventi per la riduzione delle complicanze della fase post-operatoria. Al ritorno dalla sala operatoria l’infermiere di unità operativa dovrà:

  • Posizionare il paziente (mezzo tamponante: ogni intervento prevede una posizione specifica, pertanto risulta di fondamentale importanza controllare la cartella clinica al ritorno del paziente in reparto per accertarsi della posizione che egli dovrà assumere)
  • Controllare i P.V. (ogni 2 ore, se necessario)
  • Controllare il bendaggio (medicazione effettuata in sala operatoria al termine di un intervento chirurgico. Consente di mantenere la palpebra chiusa in modo da evitare lesioni corneali e infezioni provocate dall’ambiente esterno)
  • Controllare la cartella clinica
  • Compilare la check-list post operatoria
  • Adoperarsi affinché il paziente riposi
  • Individuare precocemente l’insorgenza di eventuali complicanze

Il giorno dopo l’intervento, seguendo i protocolli, l’infermiere in accordo con il medico procederà allo sbendaggio e alla medicazione rimuovendo il cerotto dalla cute del paziente e pulendo l’occhio operato con soluzione fisiologica e tampone sterile.

La somministrazione della terapia mediante gocce oculari avviene previa prescrizione medica o seguendo i protocolli in base all’intervento effettuato (gocce di collirio antibiotico e/o cortisone) e di midriatico per la dilatazione della pupilla per facilitare la visita medica.

L’occhio poi potrà necessitare di medicazione con compressa oculare, coppetta e cerotto. L’oculista procede poi alla visita e se il decorso è favorevole, il paziente viene dimesso.

Prima della dimissione sarà compito dell'infermiere verificare che la cartella e tutta la documentazione clinica sia in ordine e controllare se sono riportate indicazioni terapeutiche specifiche, ad esempio posizioni da assumere a letto o l’applicazione di colliri/pomate ed eseguire la giusta educazione al paziente e/o al caregiver, attuando interventi di educazione sanitaria e promozione della salute in collaborazione con ortottista assistente in oftalmologia, se presente.

In caso di intervento alla cataratta, l'infermiere dovrà accertarsi che sia stato consegnato il cartellino della iol (lente impiantata a sostituzione del cristallino). Il paziente dovrà tornare per una visita di controllo al fine di osservare il buon decorso postoperatorio.

Per garantire la continuità al percorso post-chirurgico della persona assistita, l'infermiere di oculistica gestisce il programma di follow-up e nell’ambito della continuità assistenziale programmi di screening per le popolazioni a rischio in collaborazione con altri professionisti specialisti del settore.

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