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Caltanissetta, Nursind: infermieri del 118 non pagati

di Redazione Roma

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Nessun pagamento dall’inizio del 2022 per oltre 200 professionisti sanitari che prestano attività incentivate sui mezzi di soccorso del 118. Molti di loro aspettano da febbraio, a Gela anche da gennaio. Il Nursind denuncia i forti ritardi nell’erogazione degli emolumenti, in media 600-700 euro a infermiere.

Oltre 200 infermieri del 118 senza stipendio da mesi, l'allarme Nursind

Nessun pagamento dall’inizio dell’anno per oltre 200 infermieri in servizio sui mezzi di soccorso del 118 della provincia di Caltanissetta. Che rimangono in attesa, tra sconcerto e rabbia, lamentando particolari ritardi nell’erogazione degli emolumenti (in media 600-700 euro a lavoratore).

La segnalazione giunge dal Nursind di Caltanissetta che, in una nota indirizzata ai vertici dell’Asp, alla Regione Sicilia e alla prefettura, illustra di avere ricevuto ripetute segnalazioni presso la nostra segreteria provinciale, secondo le quali agli operatori sanitari non è stata corrisposta nessuna mensilità del corrente anno solare.

Il sindacato fa poi presente che in considerazione del fatto che tali somme vengono costantemente inviate dall’assessorato alla Sanità regionale, risulta incomprensibile che risorse non giungano regolarmente nelle tasche di chi, con grandi sacrifici, abnegazione e professionalità riconosciuta – soprattutto in questo recente ed ancora attuale periodo di pandemia – opera incessantemente per garantire una risposta sanitaria efficace e concreta, sobbarcandosi di carichi di lavoro, come a voi segnalato in precedenti missive, eccessivi e logoranti.

Il Nursind aggiunge che secondo questa segreteria, non può bloccare la retribuzione di questi compensi, la procedura burocratica in seno agli uffici amministrativi dell’Azienda sanitaria provinciale di Caltanissetta, né può essere un motivo plausibile l’assenza di un direttore amministrativo, non possono essere questi i motivi che impediscono la retribuzione di queste somme, le quali in questo periodo storico – considerando l’aumento dell’inflazione e del caro-vita – sono indispensabili per i nuclei familiari.

Da qui la richiesta e (legittima) pretesa del sindacato che le mensilità dell’attività infermieristica, svolta presso il 118 da inizio anno per gli infermieri collaboratori professionali sanitari della provincia, vengano liquidate con la busta paga del mese di luglio. Invitiamo tutti gli enti preposti ad attivarsi celermente per poter restituire dignità a questi operatori definiti pure “eroi”, ma che spesso vengono umiliati e mortificati dalle istituzioni.

Restituire dignità alla professione infermieristica significa, anche, incrementare il numero di operatori in servizio. Un problema che non accenna a risolversi, meno che mai con la stagione estiva che è già partita. Proprio in Sicilia – dove la Fnopi ha stimato una carenza di 5.707 infermieri – la carenza di professionisti sanitari si è tangibile, anche alla luce dell’approvazione definitiva del DM/71, la delibera del Consiglio dei Ministri del 21 aprile scorso con cui si fissa il nuovo modello – e i relativi parametri anche di personale – in relazione all’assistenza territoriale.

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