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Emergenza-Urgenza

Chieti, Scialò: su medici 118 niente tagli, ma ottimizzazione

di Redazione

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Nessuna delibera scellerata, ma ottimizzazione ed efficientamento della risposta del sistema emergenza ai bisogni del cittadino. Gennaro Scialò, dirigente delle Professioni sanitarie infermieristiche dell’Azienda sanitaria Lanciano Vasto Chieti, fa chiarezza sulla riorganizzazione della rete di emergenza del territorio abruzzese dopo le polemiche nate da una video-denuncia girata e diffusa sui social network dal sindaco di Rapino (CH), Rocco Micucci.

Polemiche ambulanze Chieti, Scialò: necessario dare informazioni precise

Noi non abbiamo bisogno di un servizio di Taxi. Il servizio di autoambulanza senza il medico a bordo è inaccettabile. Con queste parole Rocco Micucci, sindaco di Rapino (1.252 abitanti in provincia di Chieti), ha riacceso le polemiche su una questione che, ancora una volta, dimostra la necessità di fare la giusta informazione.

Sì, perché quello che l'Asl 2 Abruzzo ha inteso fare - spiega Gennaro Scialò, dirigente delle Professioni sanitarie infermieristiche dell’Azienda sanitaria Lanciano Vasto Chieti - è stato procedere su una riorganizzazione delle postazioni medicalizzate e India (ambulanze con infermiere a bordo, senza medico), non operare tagli sul personale medico.

Uno dei sindaci che è intervenuto lamentandosi del fatto che fosse stato tolto il medico dall’ambulanza, dovrebbe sapere che la postazione ambulanza che fa riferimento al suo comune fa in media 1,7 interventi al giorno. Va da sé che tanto personale, compreso personale medico formato appositamente per l’emergenza, fa meno di due interventi al giorno. Noi pensiamo che sia poco sostenibile

Il sistema di emergenza è un sistema complesso, tanto più in un territorio come quello abruzzese, prevalentemente montuoso e collinare. E tanto più per la necessità di dare risposte al problema della grave carenza di medici specialisti dell’emergenza - come ha sottolineato il direttore generale Thomas Schael - che affligge non solo questa Asl, al fine di dare un servizio di qualità e omogeneo, con identiche garanzie ai cittadini delle aree interne e dei centri urbani.

Si tratta di una rimodulazione dell’emergenza - continua Scialò - che prevede da un lato la non medicalizzazione di quelle ambulanze che avevano dei numeri di interventi sotto soglia e, dall'altro, una razionalizzazione e ottimizzazione della presenza del medico sul territorio, perché grazie ad un mezzo molto più veloce e adatto a strade di montagna (automedica) sarà disponibile 24 ore su 24 e sarà disponibile in tempi rapidissimi a supporto delle ambulanze India in tutti i casi per i quali, come da specifici protocolli, è prevista la presenza del medico.

Sul territorio dell'Asl 2 Abruzzo circa sette postazioni ambulanza fanno meno di 2 interventi al giorno; anche proprio dall'analisi di questa tipologia di dati è partito il progetto di riorganizzazione della rete di emergenza sul territorio dell'Asl Lanciano Vasto Chieti. Una proposta - ricorda Scialò - che il dg Schael ha condiviso, come dovuto, con le amministrazioni locali e che comunque non è un progetto definitivo, perché va testato sul campo.

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