Disorganizzazione, possibilità di modificare le risposte, buste aperte, graduatoria ritirata immediatamente dopo la pubblicazione per “errori materiali”. Molti degli infermieri che hanno partecipato alla preselezione del concorso pubblico dell’Aulss 3 Serenissima non ci stanno e scrivono all’Ipasvi di Venezia chiedendo giustizia.
La lettera all'Ipasvi degli esclusi dal concorso di Mestre
Non si placano le polemiche attorno alla preselezione del concorso pubblico per infermieri dell’Aulss 3 Serenissima tenutasi a Mestre il 27 marzo scorso.
Un concorso durante il quale i candidati, ammassati come topi, hanno visto verificarsi una lunga serie di irregolarità: ritardi enormi, buste consegnate aperte, test senza barcode né etichette con i dati per l’anagrafica, gente con cellulare alla mano e nessun provvedimento nei confronti di chi veniva sorpreso a copiare.
Il tam tam è partito in maniera istantanea sui social, dove la palla rimbalza tra chi trova inutile tanto polverone e chi si è sentito trattato come “carne da macello” e non accetta la situazione.
Proprio dai social è nata l’iniziativa di inviare una lettera al Collegio Ipasvi di Venezia, alla luce delle troppe irregolarità riscontrate e sulla scia di una delusione cocente per chi ha affrontato viaggi della speranza per il sogno di una condizione lavorativa stabile
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Siamo qui a chiedervi di intervenire per bloccare o darci la possibilità di andare alla prova scritta. Anche noi abbiamo affrontato viaggi della speranza per il sogno di una condizione lavorativa stabile, anche noi abbiamo pagato il bollettino, anche noi siamo bravi infermieri. Questa preselezione ci ha trattato come carne da macello
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