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Speranza: urgono più sanitari e vanno trattati meglio

di Redazione Roma

Nel corso di un evento a Potenza promosso dalla presidenza del Consiglio, il ministro della Salute ha rimarcato l’importanza di investire sul personale sanitario, anche grazie al Pnrr, ravvisando la necessità di più infermieri e medici. E abbiamo bisogno di trattarli meglio. Quindi il modello di sanità che auspica per il futuro: Puntiamo su prossimità, innovazione ed eguaglianza.

Più sanitari ma trattati meglio anche attraverso il Pnrr

Abbiamo bisogno di investire sul personale sanitario. Lo facciamo anche attraverso il Pnrr. E ancora: Necessitiamo di più infermieri e medici nonché di trattarli meglio. Parole espresse dal ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto a Potenza nell’ambito dell’evento “Italia domani: dialoghi sul Piano nazionale di ripresa e resilienza”, approdo lucano del ciclo di incontri promosso dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Quindi l’esponente del governo ha ricordato che se l’Italia è cresciuta del 6,5% nel 2021 – un dato straordinario, al di sopra della media dei paesi europei – è prima di tutto perché ha avuto un importante Servizio sanitario nazionale. Non si somministrano oltre 135 milioni di dosi di vaccino anti Covid-19 in ogni angolo del paese senza le donne e gli uomini che animano questo grande Ssn, senza i nostri medici, infermieri e tutti gli operatori del comparto.

Chissà se le parole del ministro Speranza – in rapporto al trattare meglio i sanitari – sono giunte a chi, nelle ultime ore, si è reso protagonista delle ennesime, vili aggressioni nei confronti degli operatori. Alla Borghesiana, a Roma, un infermiere del 118 giunto sul luogo di un incidente stradale per prestare soccorso, è stato colpito da un pungo in pieno volto – perdendo momentaneamente i sensi – da una delle persone rimaste coinvolte poiché guidava uno dei veicoli. Sempre nel Lazio, a Rieti, poche ore fa un giovane – in attesa di essere visitato al Pronto soccorso dell’ospedale San Camillo de Lellis – si è recato all’interno dell’area Covid e, brandendo un grosso tubo in plastica, ha minacciato e aggredito il personale paramedico in servizio, causando a tre infermieri lesioni personali giudicate guaribili dai 5 ai 7 giorni.

Prossimità, innovazione, eguaglianza: tre parole guida basilari

Tornando all’evento di Potenza, il ministro Speranza ha poi ricordato che per troppo tempo la sanità è stata ritenuta un costo e non un investimento (oggi, con le risorse ordinarie, in due anni e mezzo il fondo sanitario nazionale è passato da 114 miliardi a 124 miliardi con questa Legge di Bilancio, per poi precisare che in precedenza si metteva mediamente un miliardo in più all’anno. In due anni e qualche mese abbiamo messo 10 miliardi in più e poi ci sono i 20 miliardi del Pnrr. Quindi il ministro della Salute del governo Draghi ha fatto riferimento a tre parole guida basilari – ovvero: prossimità, innovazione, eguaglianza – per definire il modello di sanità che auspica per il futuro.

Dunque, l’idea di un Servizio sanitario nazionale di prossimità, il cui primo elemento è l’assistenza domiciliare, argomento ancora debole e fragile. Fino a pochi mesi fa il 4% delle persone sopra i 65 anni poteva avere un medico o infermiere che si recava alla sua abitazione. La media dei paesi Ocse è il 6%, Germania e Svezia, i migliori esempi in Europa, sono al 9%. Con le risorse del Pnrr, l’Italia diventerà il primo paese d’Europa per assistenza domiciliare con il 10%: passeremo, pertanto, paese al di sotto di due punti della media Ocse ad essere quattro punti sopra.

E ancora, Speranza ha affrontato il concetto di innovazione, considerando una sfida del futuro la digitalizzazione in sanità (anche ripensando le scelte gestionali e operative di modelli organizzativi tradizionali come nel caso, ad esempio, delle Rsa digitalizzate): Ormai la telemedicina, la teleassistenza, il fascicolo sanitario elettronico rappresentano punti fondamentali di un’agenda che dobbiamo definire e edificare con coraggio. Bisogna investire sulle reti informatiche e utilizzare meglio i dati, patrimonio senza precedenti a nostra disposizione. Chiosando: La terza grande parola è eguaglianza. Costruendo una sanità per tutti, poiché il diritto alla salute è universale.

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Commenti (1)

emeritoMM

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1 commenti

Posso non crederci?

#1

Se davvero vuole trattarci meglio come operatori sanitari, perché ha dato mandato all'ARAN di ridurre i compensi per notti, festività, straordinari?
Perché vuole includere l'indennità professionale infermieristica negli aumenti, se questa fa parte di un altro decreto legge, la finanziaria 2020?