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Infermieri in Inghilterra

NHS pagherà gli infermieri per restare dopo la brexit

di Sara Daglio

Gli ospedali del NHS pagheranno i visti per migliaia di dipendenti dell'UE nel tentativo di tenerli a Londra dopo Brexit. Sono circa 6.200 i connazionali che ad oggi lavorano per l'NHS in UK, in quarta posizione per numerosità dopo irlandesi, polacchi e portoghesi.

Il permesso di soggiorno lo pagheranno le aziende

É di ieri la notizia apparsa sul Times che gli accordi tra Londra e Bruxelles fossero finalmente giunti a termine, voci queste subito smentite via Twitter dal capo negoziatore per la UE Michel Barnier.

Se da un lato la stampa internazionale parla di un imminente accordo definitivo, previsto entro fine Novembre, le incertezze legate al dopo Brexit continuano a lasciare inquieti i professionisti della salute europei che lavorano oltre Manica.

A prendere una decisione chiara e rassicurante sono gli ospedali di Londra che hanno già fatto sapere ai propri dipendenti europei che si prenderanno carico dei costi legati al nuovo permesso di soggiorno in arrivo.

Il costo di un singolo visto sarà di 65 pounds (circa 74 euro) e che i Trust (l'equivalente delle ASL/AOU italiane) si impegneranno a rimborsarne 85.

Gli ospedali di Londra, nei quali 1 professionista su 10 è Europeo, non si sono mossi da soli, la settimana scorsa infatti Simon Stevens, capo esecutivo dell'NHS England, ha invitato gli operatori sanitari inglesi ad abbracciare un collega infermiere europeo, a dimostrazione che sono più che benvenuti a rimanere nella capitale una volta che Brexit entrerà in vigore.

L'impatto di questa decisione sarà considerevole, come stimato dall'EveningStandard è probabile che ciò costi alla UCLH, che ha nove ospedali nel centro di Londra, oltre a £ 100.000.

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