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Vaccini

Opi Bologna: No all'abolizione dell'obbligo vaccinale

di Redazione

Vaccini: obbligo sì o obbligo no. L'Ordine degli infermieri di Bologna non ammette incertezze: Noi siamo contrari ad un’abolizione di fatto dell’obbligo vaccinale - dichiara il presidente Pietro Giurdanella - ma ancor più siamo contrari ad un modo così poco serio di affrontare un tema tanto importante.

Giurdanella, Opi Bologna: Abolire l'obbligo vaccini è contro la scienza

Pietro Giurdanella, presidente Opi Bologna

La linea morbida che il ministro della Salute Giulia Grillo sta portando avanti sulla questione obbligo vaccinale non trova consensi tra i professionisti della salute. Ne è un chiaro esempio la presa di posizione dell’Ordine degli Infermieri di Bologna, che vede lo stop all’obbligo vaccinale un provvedimento contro la scienza e contro i bambini.

Noi siamo contrari ad un’abolizione di fatto dell’obbligo vaccinale, ma ancor più siamo contrari ad un modo così poco serio di affrontare un tema tanto importante, con scelte che penalizzano i bambini con gravi malattie per favorire le scelte di chi si mette contro la scienza.

Così il presidente dell’Opi Bologna, Pietro Giurdanella, attacca le scelte del Parlamento in tema di vaccini. Dire che l’obbligo rimane – spiega il presidente – ma per un anno spariscono le sanzioni previste per chi lo trasgredisce, vuol dire abolire l’obbligo in modo subdolo senza avere il coraggio di farlo. Una posizione tipica della peggiore tradizione italiana.

Quella contro i vaccini è una posizione antiscientifica e pericolosa, ma questa è una posizione disumana, di cui chiunque, anche gli antivaccinisti, dovrebbe vergognarsi

E non è tutto. Secondo Giurdanella la parte peggiore del provvedimento è quella che “ghettizza” i bambini immunodepressi: Nessun bambino sceglie di ammalarsi di leucemia – prosegue – quando capita è un dramma durissimo da affrontare, che lo porta a lunghi ricoveri ospedalieri, chemioterapia, trapianto e isolamento. Il Governo, con le dichiarazioni del Ministro Grillo, propone il cambio di classe per il bambino immunodepresso se vi sono altri bambini non vaccinati, perdendo così amici e maestre. Ovvero: chi è in difficoltà e non per colpa sua viene penalizzato per favorire chi si mette contro le regole che il Governo dice di voler mantenere.

E durante la ricreazione il bimbo guarito dalla leucemia ma ancora immunodepresso cosa dovrà fare? Restare chiuso in classe da solo? E a mensa non potrà andare? O ci sarà un angolino per lui? Quella contro i vaccini è una posizione antiscientifica e pericolosa, ma questa – conclude il presidente degli infermieri di Bologna – è una posizione disumana, di cui chiunque, anche gli antivaccinisti, dovrebbe vergognarsi.

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