Emergenza sanitari, il cui numero è insufficiente, e garanzie anche sugli operatori che stanno giungendo da zone extra Ue sulla verifica dei requisiti. L’Ordine degli infermieri di La Spezia è preoccupato su entrambi i fronti. Il presidente del Consiglio regionale, Medusei: Applicare anche in Liguria il Decreto Calabria potrebbe fare arrivare un milione di euro per il personale
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Regione Liguria, servono più risorse economiche per gli infermieri
Allarme personale sanitario e richiesta di garanzie sui professionisti sanitari provenienti anche da zone extra Ue in merito alla verifica dei requisiti per esercitare la professione. Preoccupazioni espresse, in entrambi i casi, da Opi La Spezia, che fa anche notare la diminuzione degli iscritti al corso di laurea in Infermieristica (tra le principali ragioni: stipendi non adeguati, assenza di prospettive negli scatti di carriera, mancanza di riconoscimento per le specializzazioni). Tutto questo si riverbera sulla prima criticità sopracitata, congiuntamente alla situazione degli stipendi.
Spiega il presidente del Consiglio regionale, Gianmarco Medusei: Con oltre un milione di euro ripartito in maniera equa a favore del personale sanitario della Liguria, si potrebbe fronteggiare un’ampia parte di queste carenze. Motivo per cui auspico che il dipartimento salute della Regione applichi quanto prima il Decreto Calabria per far fronte, ad esempio, alla copertura estiva delle prestazioni aggiuntive di infermieri e medici, anche alla luce dell’apertura del Ministero dell’Economia e delle Finanze
. Dunque, Medusei concorda con la richiesta formulata da Cisl Fp al Dipartimento salute, poiché è indubbio che applicare il Decreto Calabria fornirebbe ossigeno alle aziende sanitarie locali e, conseguentemente, al personale sanitario
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Ma a preoccupare è anche il fatto che, a seguito della pandemia, sono giunte nelle strutture sanitarie della provincia, con particolare riferimento a quelle private, infermieri extra Unione europea con problematiche per la verifica dei requisiti. A questo proposito, il presidente del Consiglio regionale fa presente: Come coordinatore delle commissioni regionali salute abbiamo ascoltato i rappresentanti dell’Ordine nazionale degli infermieri. Ho proposto ai vari presidenti regionali di commissione, tra i quali il nostro in Liguria, di lavorare ad un progetto di legge per istituire una banca dati regionali sugli infermieri extra Ue che lavorano all’interno delle strutture sanitarie, considerato che allo stato attuale non sussistono né numeri né modi per verificare le professionalità
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Nel frattempo, Opi La Spezia è tornato pubblicamente, con rabbia e amarezza, su un tema più rilevante: le aggressioni ai danni degli infermieri. Dettagliando in una nota, è stato rimarcato che la violenza contro il personale sanitario è un fenomeno veramente antipatico, che ha visto nelle ultime ore due aggressioni in Pronto soccorso alla Spezia, su due diverse professioniste, a cura della stessa signora che ha messo fuori uso – per almeno due settimane – una delle infermiere aggredite; mentre in una degenza medica sarzanese l’aggressione è stata “solo” verbale, e accompagnata da scritte sciocche fuori dal reparto, che non riproduciamo perché ci sembra che questi gesti non meritino di rilanciare la “impresa” nei dettagli
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