Rianimazione
Nel corso della tragedia avvenuta a San Gregorio di Catania, rimbalzata sulle cronache nazionali, in cui un uomo, per sedare una rissa, ha sparato in aria e colpito involontariamente il figlio, uccidendolo, e ferito un’altra persona, non è mancata una grave aggressione ai danni degli operatori del 118 e dell’autista intervenuti per soccorrere le vittime. A denunciarlo il presidente della Seus-Sicilia Emergenza-Urgenza Sanitaria Riccardo Castro: Danneggiata l’ambulanza
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Appena due giorni prima analoga aggressione al personale 118 a Monreale

Aggrediti operatori del 118 a Catania intervenuti per soccorrere le vittime di una sparatoria.
Dei colpi di pistola sparati in aria per interrompere una rissa, nel corso di una festa di compleanno, e uno dei proiettili finisce per colpire il figlio 23enne.
È finito con un omicidio e un ferito grave un ‘party’ tra giovani in villa, a San Gregorio di Catania, nella tarda serata di lunedì 28 aprile, dove il titolare della villa, un 62enne, ha compiuto un gesto avventato per provare a fermare la colluttazione che si era accesa nel corso dell’evento organizzato nella sua proprietà.
Non solo, gli operatori del 118, intervenuti per soccorrere le vittime, sono stati aggrediti verbalmente e l'ambulanza è stata danneggiata.
A denunciarlo il presidente della Seus, Sicilia Emergenza-Urgenza Sanitaria, Riccardo Castro: Con profondo rammarico ho appreso dell'ennesimo atto di violenza nei confronti dei nostri operatori- riferisce - Un fenomeno purtroppo ricorrente che suscita forte preoccupazione e indignazione
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L'ambulanza intervenuta a San Gregorio aveva a bordo un soccorritore della Seus, un medico e un infermiere. È giunta sul posto in circa 14 minuti, tuttavia numerosi presenti hanno ugualmente puntato l'indice contro un presunto ritardo- racconta Castro- aggredendo verbalmente i componenti dell'equipaggio
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E non è bastato: A quel punto è stato danneggiato uno dei lunotti posteriori dell'ambulanza
, aggiunge. Un atto per il quale è stata sporta denuncia contro ignoti, fa sapere il portavoce del Servizio emergenza-urgenza siciliano.
Al fianco dei soccorritori il Primo Maggio
Lo stesso ha poi annunciato anche l’intenzione di essere presente all'iniziativa promossa per il 1 maggio da un'associazione di categoria in alcune postazioni del 118 per incontrare i nostri autisti-soccorritori e portargli solidarietà e sostegno.
Sarò al loro fianco, come sempre - ha concluso- nel segno del rispetto e della gratitudine per il lavoro che svolgono ogni giorno con coraggio e dedizione
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dopo la sparatoria a Monreale
Pochi giorni prima, all’indomani della strage di Monreale, dove in una sparatoria sono morti tre giovani, e si è verificata un’altra aggressione analoga ai soccorritori da parte dei presenti, Castro aveva rivolto un appello pesantissimo.
Sono un frontman e ho anche il compito di proteggere i lavoratori - aveva detto - Per trovare soluzioni ci si deve rivolgere agli organi che hanno la responsabilità specifica. Allora io, da presidente e da rappresentante di tutta la categoria, chiedo protezione
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