Il tirocinio formativo è la colonna portante del percorso clinico-didattico degli studenti di infermieristica . Quello che si impara "sul campo", a livello teorico, pratico e a livello umano è un bagaglio più grande di quanto si possa immaginare. Martina C. se n'è resa conto fin da subito e oggi, che ha terminato il suo tirocinio, non vuole lasciare il reparto senza condividere la gratitudine che sente nei confronti di chi l'ha guidata nello scoprire la professione.
Infermieristica, a questo tirocinio devo tutto
La storia di Martina, studentessa infermiera, e il suo grazie per ciò che ha imparato
Con il cuore in gola scrivo queste due righe.
Pensavo lontano il momento in cui avrei dovuto levare via la divisa e invece quel “lontano” è velocemente ed inesorabilmente arrivato.
Oggi è stato il mio bellissimo, fantastico ed entusiasmante ultimo giorno di tirocinio . Un tirocinio che mi ha permesso di diventare la persona che sono oggi.
Lungo questa strada ho imparato tantissime cose e ho visto cose che persone al di fuori di un reparto non possono vedere. Sin dal primo giorno ho capito che questo era il lavoro disegnato a posta per me .
Per me che amo stare con la gente, per me che prendermi cura degli altri non è e non sarà mai un lavoro, per me che un sorriso da parte di un paziente mi fa sentire che tutto va bene e che tutto si possa risolvere.
Ho imparato che le persone sono belle, tutte quante, anche quelle meno piacevoli hanno un lato bello. A questo tirocinio devo tutto.
Ho imparato a posizionare agocannule , a fare prelievi , a somministrare la terapia, a fare elettrocardiogrammi , a fare giro visite. Ho imparato a gestire le urgenze, a cercare di rapportarmi sempre al meglio con le persone .
Ho imparato che le persone si sentono tranquille anche solo se le prendi per mano . Ho imparato a consolare mogli che perdevano mariti, fratelli che perdevano sorelle. Ho sentito sulla mia pelle che cosa significa sentirsi per un momento inutile di fronte alla morte delle persone .
Ho visto le scene d’amore più belle che nei film di fronte alla nascita di un bambino . Sono riuscita ad instaurare bellissimi rapporti con pazienti psichiatrici (e credetemi che non è facile), a fare l’infermiera, la parrucchiera, la cuoca, l’idraulica e tutto contemporaneamente.
Ho imparato che anche se stai morendo di sonno alle 4.30 di mattina, non puoi rifiutarti di giocare a Peppa Pig con una bambina di tre anni, perché almeno lì con me, anche se ho quella divisa bianca che tanto mette paura, soprattutto ai bambini, beh lì con me e Peppa, è tranquilla e serena.
Ho imparato tanto, tanto, tanto... e so che per raccontare tutto quello che ho visto non basterebbero 100 vite.
Oggi che un pezzo, anzi un grandissimo pezzo del mio cuore rimane qui, non posso non ringraziare voi, che per me siete stati fondamentali con i vostri insegnamenti professionali e di vita.
Grazie a tutti, infinitamente.
Vi voglio bene.
Martina C. , studentessa infermiera
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