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Presentato anche al Senato il progetto Braille Lis

di Redazione

Si chiama Braille LIS il progetto dedicato ai disabili sensoriali presentato ai presidenti di Camera e Senato dagli Ordini degli infermieri (OPI). La proposta operativa è già presente a Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Salerno, Teramo, Firenze-Pistoia, Oristano, Carbonia-Iglesias).

Disabili sensoriali: dopo la Camera, Opi ricevuti anche in Senato

Continua il lavoro degli infermieri per andare incontro ai disabili sensoriali. È stato presentato anche al Senato il “progetto Braille LIS”, iniziativa degli Ordini degli infermieri (OPI) dedicata appunto ai disabili sensoriali.

Con l’audizione alla presidenza del Senato della Repubblica, numerosi Ordini delle Professioni Infermieristiche hanno avuto l’ennesima opportunità di rappresentare un impegno ordinistico di carattere tutt’altro che referenziale, dedicato ai disabili sensoriali, alle persone fragili, di respiro nazionale, nell’interesse dei cittadini.

Per la prima volta in Italia è stata quindi concepita e conclusa una iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante "Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici".

Mai sino ad oggi alcuna istituzione pubblica - sia essa un Assessorato alla Salute piuttosto che il Ministero della Sanità - aveva colto il senso e la portata del precetto normativo di cui alla Legge 4/2004.

La proposta operativa era stata già illustrata anche a Roberto Fico, presidente della Camera (a cui è stata anche donata una copia della Carta Costituzionale editata in Braille dalla Stamperia dell’Unione italiana Ciechi sezione di Sassari) - che l'ha definita un progetto eccezionale che dovrà trovare spazio anche sul sito della Camera dei Deputati - è già presente nei siti istituzionali degli OPI aderenti:

Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Salerno, Teramo, Firenze-Pistoia, Oristano, Carbonia-Iglesias.

Esporre alla terza carica dello Stato questo progetto – aveva dichiarato Graziano Lebiu, presidente dell’Ordine di Carbonia Iglesias e promotore dell’iniziativa - è un momento di altissimo significato istituzionale e politico per lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei territori operano quotidianamente e che parte dai bisogni dei più fragili e dei disabili fino a intercettare le necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi di essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali possono affidarsi nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale.

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Commenti (1)

Hakuna85

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2 commenti

Finalmente

#1

Finalmente si inizia a pensare a questo tipo di utenti!!! Era ora!! Credo che la lis e la Braille dovrebbero entrare nei programmi di studio delle scuole statali perché sono due lingue che chiunque,in caso bisogno potrebbe utilizzare. se ciò non fosse attualmente applicabile credo che,almeno per chi volesse imparare queste lingue, che sono Italiane, dovrebbe essere a costo zero soprattutto per gli OSS e gli infermieri che lavorano a stretto contatto con gli assistiti.