Adeguatezza delle risorse, attenzione alla salute del personale, ottimizzazione della distribuzione degli specialisti e dei ruoli di responsabilità nelle strutture e sul territorio. Queste le parole chiave del documento presentato da Andprosan, l’Associazione Nazionale Dirigenti Professioni Sanitarie, in occasione della Maratona per il patto della Salute .
Andprosan sul Patto per la Salute: Personale, appropriatezza e cronicità
Le proposte Andprosan alla Maratona Patto per la Salute
Patto per la Salute : è ancora in corso la Maratona. A correre stavolta non ci sono atleti, ma idee, progetti e obiettivi presentati da tutti gli stakeholder della Sanità : ordini professionali, associazioni scientifiche e organizzazioni sindacali.
Nel documento inviato e presentato l'8 luglio presso il Ministero della Salute , Andprosan, il sindacato di categoria dei dirigenti delle professioni sanitarie , ha posto al primo punto la necessità di assicurare l’adeguatezza delle risorse (tipologia e numerosità) per consentire la realizzazione delle attività diagnostiche, clinico-assistenziali e riabilitative, nelle strutture ospedaliere, territoriali e residenziali.
I cambiamenti demografici, epidemiologici e della situazione socioeconomica del Paese hanno generato nuovi bisogni ed aumenti importanti nella domanda di salute - scrive Marcello Bozzi , Segretario del neonato sindacato - Le dotazioni organiche sono inadeguate e troppo lontane dalle reali esigenze dei malati, non paragonabili con gli standard del passato o con gli standard proposti da alcune regioni, più orientati al contenimento dei costi, rispetto alla adeguatezza, all’appropriatezza e alla continuità delle cure e dell’assistenza con conseguenti forti rischi per i malati (vedi dati di letteratura RN4CAST ) ed aumento della mortalità , continua Bozzi.
È necessario prevedere degli standard di riferimento, per ogni figura professionale, sia a livello dirigenziale, sia a livello dell’Area del Comparto, al fine di utilizzare le risorse in maniera corretta e razionale, con criteri uniformi su tutto il territorio nazionale, tenuto conto di alcune variabili, in particolare della tipologia della struttura (area intensiva, area semintensiva, ecc.) dimensione della struttura (es. numero posti letto), complessità assistenziale dei pazienti, ma anche modelli organizzativi, volumi di attività .
Personale da adeguare agli standard europei , da valorizzare mediante la definizione di requisiti curricolari (formativi e professionali) per l’accesso alle posizioni dirigenziali apicali e alle figure di esperto e specialista afferenti all’area del comparto, ma anche personale da preservare esso stesso da problemi di salute riguardanti l'apparato muscolo-scheletrico .
"È necessario prevedere indirizzi per le Regioni e le Direzioni Aziendali relativamente all’assegnazione degli operatori prevedendo dei passaggi graduali dall’alta alla minore complessità, in parallelo alla crescita dell’età anagrafica di ogni singolo dipendente, investendo nella acquisizione ed adeguamento continuo di presidi ed ausili per la movimentazione dei carichi, in progetti ad hoc per i dipendenti , per attività fisica e/o palestra ".
Efficienza , appropriatezza e utilizzo dei fattori produttivi , gli ingredienti suggeriti da Andprosan per riorganizzazioni a isorisorse e forse anche con recuperi economici sottolinea Bozzi, con un utilizzo più corretto e razionale delle risorse, ottimizzando anche la distribuzione degli specialisti e dei ruoli di responsabilità.
Non manca il riferimento al territorio, alla presa in carico infermieristica, al progetto di cura e assistenza, definito e condiviso con MMG/PLS. Sviluppo del Chronic Care Model e della Medicina d’Iniziativa, dell'infermiere di famiglia , del case manager nei servizi domiciliari: il tutto per avere concretamente la possibilità di assistere un numero più alto di persone, ad invarianza di spesa per il SSN.
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