Nurse24.it
Scopri i master di ecampus sanità

Patologia

Infezione da Pseudomonas fluorescens

di Ilaria Campagna

Lo Pseudomonas fluorescens è un batterio Gram-negativo generalmente non patogeno per l’uomo, se non (raramente) in soggetti immunocompromessi. Nella maggior parte dei casi l’infezione da Pseudomonas fluorescens è legata alla trasfusione di emoderivati, ma può essere responsabile anche di pseudo batteriemie in pazienti onco-ematologici. Resta invece da chiarire il suo ruolo nelle infezioni respiratorie, nel morbo di Crohn e in altre condizioni infiammatorie. Si presenta con una sintomatologia che comprende febbre, brividi, nausea, vomito, stato confusionale e battito cardiaco accelerato. La diagnosi si basa, a seconda della sospetta area di provenienza dell’infezione, su un esame colturale di fluidi corporei o strumenti di utilizzo clinico come i cateteri vascolari. La terapia contro lo Pseudomonas fluorescens prevede la somministrazione di uno o più antibiotici contemporaneamente.

Che cos’è Pseudomonas fluorescens

Lo Pseudomonas fluorescens è un batterio Gram-negativo a forma di bastoncello generalmente considerato non patogeno per l’uomo, se non, raramente, in soggetti immunocompromessi. Lo Pseudomonas fluorescens, infatti, è considerato uno dei membri meno virulenti della famiglia delle Pseudomonadaceae, composta anche dello Pseudomonas aeruginosa (ben più comune e virulento) e dallo Pseudomonas putida.

La parola Pseudomonas significa “falsa unità”, essendo derivata dalle parole greche pseudēs (greco: ψευδής - falso) e monas (latino: monas, dal greco: μονάς - una singola unità). Il nome specifico “fluorescens” si riferisce invece alla secrezione da parte del batterio di un pigmento verdastro fluorescente chiamato pioverdina.

Come si trasmette l’infezione da Pseudomonas fluorescens

Nonostante lo Pseudomonas fluorescens sia raramente causa di infezione negli esseri umani e nonostante sia meno virulento dello Pseudomonas aeruginosa, può causare batteriemie in soggetti con un sistema immunitario compromesso.

La capacità dello Pseudomonas fluorescens di crescere a temperature refrigerate e di formare biofilm anche su superfici inanimate come quelle di cateteri e altre apparecchiature utilizzate in ospedale, rendono la contaminazione un problema frequente. Nella maggior parte dei casi l’infezione da Pseudomonas fluorescens è legata alla trasfusione di emoderivati, ad esempio a causa di fluidi o apparecchiature contaminate; questo batterio può infatti persistere a livello endovascolare per diverso tempo quando è posizionato un catetere a permanenza.

Lo Pseudomonas fluorescens può essere responsabile anche di pseudo batteriemie (emocolture falsamente positive) in pazienti onco-ematologici. Questo fenomeno si verifica in assenza di qualsiasi sintomo sistemico e di una vera batteriemia e può essere causato, ad esempio, dalla contaminazione dei dispositivi di raccolta delle emocolture.

Sebbene lo Pseudomonas fluorescens sia stato isolato anche in campioni respiratori come il lavaggio broncoalveolare e gli aspirati tracheali di pazienti sottoposti a ventilazione meccanica, oltre che nel circuito del ventilatore, il suo ruolo nella polmonite o in altre infezioni respiratorie non è ancora del tutto chiaro.

È stato ipotizzato un ruolo (ancora tutto da verificare) dello Pseudomonas fluorescens anche nella patogenesi del morbo di Crohn e di altre condizioni infiammatorie, in casi di malattia infiammatoria pelvica associata all'uso di dispositivi di contraccezione intrauterina, cistite (sia in presenza sia in assenza di un catetere urinario a permanenza), ferite cutanee e ascessi in seguito a morsi di cane.

Sintomi di infezione da Pseudomonas fluorescens

I sintomi causati dall’infezione da Pseudomonas fluorescens includono:

  • Febbre
  • Brividi
  • Stato confusionale
  • Nausea
  • Vomito
  • Battito cardiaco accelerato

Diagnosi di infezione da Pseudomonas fluorescens

La diagnosi di infezione da Pseudomonas fluorescens può essere fatta, a seconda della sospetta origine della sintomatologia, attraverso:

  • Emocoltura
  • Coltura eseguita su sezioni di cateteri venosi espiantati
  • Urinocoltura
  • Espettorato
  • Tamponi faringei
  • Broncolavaggio alveolare
  • Aspirato tracheale

Trattamento dell’infezione da Pseudomonas fluorescens

Il trattamento dell’infezione da Pseudomonas fluorescens si basa sull’utilizzo di antibiotici. Data la resistenza sviluppata dal batterio nei confronti di diversi tipi di antibiotici, potrebbe essere necessario l’utilizzo di più antibiotici contemporaneamente.

Quelli d’elezione contro l’infezione da Pseudomonas fluorescens sono:

  • Gentamicina
  • Ceftazidima
  • Carbapenemi (meropenem e imipenem)
  • Tetracicline
  • Neomicina
  • Polimixina B
  • Colistina

Lo Pseudomonas fluorescens è invece meno sensibile a:

  • Cefuroxima
  • Cefmenoxime
  • Cefotaxime
  • Cefsulodin
  • Trimetoprim
  • Cloramfenicolo
  • Cloramfenicolo
  • Ampicillina
  • Streptomicina
  • Cefalosporine a spettro ristretto
Scopri i master in convenzione

Commento (0)