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Igiene della protesi acustica, la procedura operativa

di Paola Botte

Tecniche Igiene OSS

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Igiene della protesi acustica: che sia in ospedale o a domicilio, che si tratti di bambini o adulti, per l'Oss la procedura da seguire è sempre la medesima. Oltre a fungere da guida, l'Oss deve svolgere anche un ruolo di educatore per chi, ad esempio, ha da poco iniziato ad utilizzare una protesi acustica e assisterlo in tutte le sue fasi.

Come e perché si effettua l'igiene di una protesi acustica

Utilizzare un apparecchio acustico come soluzione all'ipoacusia, riduce del 21% la possibilità di demenza e in particolare, negli uomini, del 43% la comparsa di depressione. Per chi assiste una persona che ha subìto una perdita parziale dell'udito, è fondamentale occuparsi dell'igiene dell'unico strumento utile al mantenimento di una vita normale.

Sebbene sia ormai riconosciuta l'importanza che gli apparecchi acustici ricoprono nella vita sociale delle persone, ancora oggi circa 5 milioni di italiani su 7 non ne fanno uso. Questo fa aumentare, secondo uno studio internazionale presentato al Parlamento Europeo il 3 marzo scorso, durante il World Hearing Day 2018 (la Giornata mondiale dell'udito) del 28% il rischio di perdere autonomia e indipendenza.

In questo contesto, l'Operatore socio sanitario, soprattutto a domicilio, potrebbe ricoprire un ruolo decisivo. Attraverso i suoi studi, la conoscenza del territorio dove opera, ma anche delle opportunità di cura e delle offerte riabilitative, potrebbe guidare gli assistiti che ne hanno necessità verso una scelta giusta.

In molti casi, gli apparecchi acustici sono considerati strumenti riabilitativi, per esempio con i bambini ipoacusici o negli adulti con difficoltà comunicative. Ed è grazie a questi presidi che è possibile infatti potenziare la capacità uditiva residua.

Oltre a fungere da guida, l'Oss deve svolgere anche un ruolo di educatore per chi, ad esempio, ha da poco iniziato ad utilizzare una protesi acustica e assisterlo in tutte le sue fasi.

Momenti che partono dall'igiene delle orecchie fino alla manutenzione e pulizia della protesi stessa.

Che sia in ospedale o a domicilio, che si tratti di bambini o adulti, per l'Oss la procedura da seguire è sempre la medesima. Basta conoscerne le caratteristiche basilari.

Com’è fatta una protesi acustica

Florence Nightingale

Il modello di protesi acustica più diffuso si chiama RIC o RITE, che significa Reciever-In(the)-Canal oppure Reciever-In-The-Ear ed è costituito da:

  • una parte centrale, che si posiziona dietro l'orecchio
  • un ricevitore (o chiocciola), che entra nell'orecchio.

Entrambe le componenti necessitano di cure e attenzioni.

Il corpo dell'apparecchio ospita la batteria che va correttamente inserita, affinché possa funzionare.

Per verificare che sia nel verso giusto, è possibile fare un test coprendo con una mano l'auricolare.

Se questi fischia allora siamo in presenza del normale "effetto Larsen" e sta ad indicare che la batteria è presente e carica. A questo punto, l'apparecchio può essere inserito nell'orecchio dell'assistito.

Allo stesso modo, quando l'auricolare viene rimosso, bisogna spegnerlo e aprire lo scomparto della batteria per evitare che si formi umidità.

La parte del ricevitore invece è più a rischio. Ossia, essendo posizionato in un ambiente ostile, dentro all'orecchio, in presenza di cerume, secrezioni e condensa, potrebbe danneggiarsi più facilmente. Va dunque pulito più spesso.

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