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Emergenza-Urgenza

Artù, il cane, va a trovare il suo padrone in terapia intensiva

di Leila Ben Salah

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Il cane entra in terapia intensiva. Succede al Santa Maria Nuova di Firenze, dove Artù è riuscito a rivedere il suo padrone ricoverato in Ti grazie alla pet visiting.

Pet visiting, il progetto per l’umanizzazione delle cure

artu pet visiting

L'abbraccio tra Artù e il suo padrone

La Pet visiting è permessa al Santa Maria Nuova di Firenze secondo un regolamento ben preciso, che punta a un efficace percorso di umanizzazione delle cure.

Non è proprio semplice far entrare un cane in terapia intensiva. Ma Artù ha superato tutte le prove. Tutto nel reparto era stato predisposto per accogliere Artù secondo le procedure previste di igiene e sicurezza – dice infatti Cristina Rossi, direttore dell'assistenza infermieristica dell'area fiorentina e referente del progetto -, al fine di tutelare il paziente, gli altri ricoverati e il personale stesso. Per esempio preventivamente abbiamo appurato l'esistenza dei requisiti indispensabili come la verifica comportamentale. Il giorno stesso Artù è stato sottoposto anche a una veloce pulizia con prodotti specifici prima dell'ingresso.

È stato commovente vedere l'emozione di entrambi – racconta Graziella Pimpini, infermiera con formazione sulla pet-visiting che ha seguito tutta la pratica - del paziente che attendeva il suo inseparabile amico a quattro zampe e quella di Artù incontenibile e festoso

Il progetto è realizzato dai dipartimenti infermieristico e di prevenzione, attraverso l'area veterinaria. Ha preso il via proprio all’ospedale Santa Maria Nuova e ormai si è esteso a tutti gli ospedali dell’azienda Usl Toscana centro. A Firenze la pet visiting e la pet terapy sono già sperimentate da cinque anni all’interno degli hospice.

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