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Patologia

Sindrome di Wolff-Parkinson-White

di Sara Pieri

La sindrome di Wolff-Parkinson-White (WPW) è un disturbo cardiaco congenito caratterizzato da una anormale connessione elettrica fra atrio e ventricolo. La peculiarità di questa sindrome è la presenza di una via di conduzione accessoria, chiamata fascio di Kent, che collega atrio e ventricolo, facendo sì che, quando l’impulso elettrico dal nodo seno atriale si dissipa nella parete degli atri prima di raggiungere il nodo atrio ventricolare, il fascio di Kent capta alcuni segnali elettrici iniziando a contrarre il ventricolo qualche millisecondo prima del normale, creando quella che viene definita pre-eccitazione ventricolare.

WPW, cos’è la sindrome di Wolff-Parkinson-White

La WPW si manifesta clinicamente con episodi di tachiaritmie in cui il paziente riferisce sensazione di cardiopalmo associata talvolta a svenimento, vertigine, dolore toracico, dispnea ed elettrocardiograficamente con: accorciamento del tratto PR < 100 msec, presenza dell’Onda Delta e conseguente allungamento del complesso QRS.

La peculiarità di questa sindrome è la presenza di una via di conduzione accessoria, chiamata fascio di Kent, che collega atrio e ventricolo, facendo sì che, quando l’impulso elettrico dal nodo seno atriale si dissipa nella parete degli atri prima di raggiungere il nodo atrio ventricolare, il fascio di Kent capta alcuni segnali elettrici iniziando a contrarre il ventricolo qualche millisecondo prima del normale, creando quella che viene definita pre-eccitazione ventricolare; questo è il motivo per cui si crea l’onda delta e le altre modificazioni elettrocardiografiche sopra citate.

Vi sono due meccanismi in cui si può sviluppare la tachicardia nella WPW:

La tachicardia da rientro atrioventricolare (AVRT)

Patologia caratterizzata da un ritmo cardiaco accelerato anormale, classificata come un tipo di tachicardia sopraventricolare.

  • Ortodromica: il circuito utilizza in senso anterogrado in cui l'impulso ritorna all'atrio attraverso la via accessoria (frequente, circa 95% dei casi)
  • Antidromica: dove il circuito di rientro ruota nella direzione opposta, percorrendo dal basso verso l'alto il normale sistema di conduzione atrio-ventricolare (rara, circa 5% dei casi)

La fibrillazione atriale (FA)

La fibrillazione atriale è una patologia caratterizzata dalla contrazione molto veloce e disorganizzata degli atri, innescata da impulsi elettrici provenienti da cellule muscolari miocardiche che, in condizioni normali, grazie alla presenza del nodo atrio ventricolare, vengono “filtrati” e inviati in minore quantità verso i ventricoli facendo sì che questi non si contraggano così velocemente come gli atri.

La presenza del fascio di Kent permette invece agli impulsi atriali di essere captati senza alcun “filtro”, inviando concomitanti segnali elettrici di contrazione ai ventricoli, aumentando la frequenza e andando a creare una tachiaritmia potenzialmente letale.

Diagnosi di WPW

La WPW è diagnosticabile tramite l’esecuzione di ECG e rilevando la presenza delle anomalie sopra citate. Nei pazienti affetti da tale patologia si deve valutare il rischio di morte cardiaca improvvisa, che in questi soggetti è dovuta alla propagazione ad alto ritmo di un’aritmia atriale verso i ventricoli.

Infatti, se l'onda delta sparisce con un aumento della frequenza cardiaca, tali pazienti sono considerati a basso rischio di morte cardiaca improvvisa, perché la perdita dell'onda delta conferma che la via accessoria non è in grado di condurre stimoli ad alta frequenza.

Può essere eseguito uno studio elettrofisiologico per indagare le capacità conduttive della via accessoria e la inducibilità di aritmie.

Come si tratta la sindrome di Wolff-Parkinson-White

I pazienti affetti da WPW che hanno una tachiaritmia devono essere tempestivamente trattati con:

  • Manovre vagali, per tentare di ridurre la frequenza cardiaca (manovra che il paziente, se istruito, può eseguire anche in autonomia)
  • Somministrazione di farmaci che agiscono bloccando la conduzione attraverso il nodo atrio ventricolare, interrompendo uno dei bracci dell'aritmia. Questi farmaci devono però essere evitati in caso di fibrillazione atriale condotta rapidamente attraverso la via accessoria, poiché possono, in certi casi, aumentare la frequenza di conduzione ai ventricoli attraverso la via accessoria e sfociare in fibrillazioni ventricolari
  • Cardioversione elettrica, procedura in cui si “resetta” la conduzione elettrica cardiaca tramite l’utilizzo del defibrillatore, cercando di ripristinare una frequenza cardiaca nella norma
  • Ablazione, soluzione definitiva per recidive frequenti. Parliamo di una procedura mini-invasiva che permette di annullare i percorsi elettrici anomali, che in questo caso sono i fasci di Kent

Assistenza infermieristica

L’infermiere deve collaborare con il medico durante la diagnosi e il trattamento della Sindrome WPW.

Eseguire elettrocardiogramma, reperire accesso venoso in caso di somministrazione di farmaci per via endovenosa, conoscere i farmaci utilizzati per il trattamento, conoscere i potenziali rischi legati alla patologia e al suo trattamento per poter intervenire velocemente in caso di eventi avversi (es. arresto cardiaco). Educare il paziente affetto da WPW.

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