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ostetricia e ginecologia

Malattia infiammatoria pelvica

di Ilaria Campagna

La malattia infiammatoria pelvica è una patologia che interessa gli organi riproduttivi femminili e le strutture vicine: cervice, tube di Falloppio e in misura minore, utero, ovaie e peritoneo pelvico. Si trasmette perlopiù in seguito a rapporti sessuali non protetti e i batteri maggiormente responsabili sono la Neisseria gonorrhoeae, la Chlamydia trachomatis e il Mycoplasma genitalium. La malattia infiammatoria pelvica nella maggior parte dei casi è del tutto asintomatica. Ma, quando presenti, i sintomi più frequenti sono dolore e sensazione opprimente al basso ventre e possono essere accompagnati anche da febbre, dispareunia, minzione difficoltosa e/o dolorosa, dismenorrea, ipermenorrea etc. La diagnosi si pone attraverso anamnesi, esame obiettivo ed esami come il tampone cervico-vaginale, l’ecografia pelvica o transvaginale, gli esami del sangue e delle urine. La terapia è di tipo antibiotico e deve coinvolgere anche il/i partner, mentre il ricovero ospedaliero è necessario solo in rari casi. Se la malattia infiammatoria pelvica si protrae per lungo tempo e non è adeguatamente curata tende a cronicizzare. In tal caso, le complicanze per la donna possono essere piuttosto gravi e portare anche alla completa sterilità. Praticare sesso protetto ed effettuare test di screening per le malattie sessualmente trasmissibili sono tra le metodiche preventive più importanti.

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