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Il ddl Gelli è legge, passo storico per la sanità

di Redazione

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Il ddl Gelli è legge. Cambiano la responsabilità penale e civile dei medici, più trasparenza per i pazienti e sicurezza delle strutture. Il disegno di legge sulla responsabilità professionale è stato approvato, ieri sera, in terza lettura con 255 pareri favorevoli e 113 contrari, nel testo licenziato dal Senato. Gelli (Pd): Una data che resterà nella storia della sanità italiana. E in tanti accolgono con favore la nuova legge.

Il ddl Gelli è legge, il plauso da Lorenzin a Mangiacavalli

Federico Gelli

Gelli (Pd) dopo l'approvazione in aula del suo ddl

Dal ministro Lorenzin alla presidente Ipasvi Mangiacavalli, la legge Gelli viene vista con favore. Per tutti si tratta di un passo storico nella sanità italiana. Un passo atteso da anni.

Mangiacavalli: Ritrovata serenità nel rapporto con i professionisti sanitari

Quella sulla responsabilità professionale – commenta Barbara Mangiacavalli presidente nazionale della Federazione Ipasvi - è una legge importantissima perché prima di tutto ristabilisce un percorso in cui non saranno più avvocati e tribunali la guida dei pazienti, ma una ritrovata serenità nel loro rapporto con i professionisti sanitari, definendo con chiarezza quando i professionisti non sono imputabili per colpa grave e come vanno risolte le controversie.

Anche perché – continua Mangiacavalli - riconosce l’assoluta trasversalità della rilevanza dei compiti e delle azioni di tutte le professioni impegnate nell’assistenza e per soddisfare i bisogni dei pazienti. Non dimentichiamo, infatti che il Parlamento ha aggiustato il tiro e la legge è sulla sicurezza delle cure e della persona assistita prima di tutto e sulla responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie nel loro complesso. Per quanto riguarda le professioni sanitarie – aggiunge Mangiacavalli -, va un ulteriore ringraziamento al Parlamento e ai relatori del provvedimento di Senato e Camera, per aver introdotto alcuni principi che l’Ipasvi aveva chiesto durante l’iter della legge. Il primo è che <b. Il secondo è che l'autorità giudiziaria dovrà affidare sempre la consulenza e la perizia a un collegio costituito da un medico specializzato in medicina legale, ma anche a uno o più specialisti con specifica e pratica conoscenza dell’oggetto del procedimento. E ci si riferisce esplicitamente a tutte le professioni sanitarie che quindi potranno far parte a tutti gli effetti dei Ctu. Passi importantissimi poi – prosegue -, anche se tutta le legge lo è, sono l’assicurazione obbligatoria e il tentativo anch’esso obbligatorio di conciliazione, i limiti alla rivalsa e il meccanismo di trasparenza degli atti sanitari. Un punto chiave in questo senso è la previsione che al difensore civico sia attribuita la funzione di garante del diritto alla salute, che questo sia interpellabile direttamente dai pazienti e che si istituiscano i centri regionali per la gestione del rischio sanitario in cui sono raccolti i dati delle strutture sugli errori, per convogliarli all'Osservatorio nazionale sulla sicurezza in sanità che sarà istituito all'Agenas. Questo testo riconosce alle professioni sanitarie quel livello di responsabilità che negli ultimi tempi anche la magistratura spesso ci attribuisce. Bisogna lavorare nel rispetto dei ruoli, della dignità professionale e dei contenuti. Lavorare in maniera sicura e appropriata e per farlo la cornice è anche quella dell’importantissimo capitolo che la legge dedica al tema della responsabilità.

Il prossimo passo che ci auguriamo sia fatto in tutta fretta - conclude la presidente Ipasvi - è quello dell’approvazione del ddl che porta il nome del ministro e che contiene il riordino degli ordini professionali, in attesa ormai da oltre dieci anni.

Lorenzin: Un tassello di una grande stagione per il servizio sanitario

L’approvazione definitiva del disegno di legge sulla responsabilità professionale sanitaria rappresenta certamente un altro grande passo in avanti per il nostro sistema sanitario. È quanto ha dichiarato il ministro della salute, Beatrice Lorenzin dopo l’approvazione dell’aula di Montecitorio del disegno di legge Gelli.

Dopo il patto per la salute – ha detto il ministro -, i nuovi Lea, il piano nazionale vaccini, il ddl di riforma degli ordini professionali che è in dirittura d’arrivo, l’approvazione della legge sulla responsabilità professionale rappresenta un ulteriore tassello di una grande stagione riformista per il servizio sanitario nazionale.

Il provvedimento, frutto di un lungo lavoro durato più di tre anni – ha sottolineato il ministro - garantisce da un lato il diritto del cittadino a essere risarcito in caso di errore medico e al contempo garantisce al medico di poter lavorare in serenità e quindi di non temere nel compiere interventi che possono salvare la vita delle persone, che questi possano essere trasformati in occasioni di denuncia. Contrastare la piaga della medicina difensiva è sempre stato un tema sul quale il ministero della salute ha prestato grande attenzione e oggi finalmente diamo risposte concrete a cittadini e professionisti. Dopo quest’importante risultato, auspico – cha concluso il ministro - che anche il disegno di legge di iniziativa governativa in materia, tra l'altro, di riordino degli ordini professionali, che porta il mio nome, possa essere approvato quanto prima dalla camera dei deputati così da completare tutta l'opera di riorganizzazione delle professioni sanitarie.

Leggi il testo finale approvato dal Senato

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