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cardiologia

Miocardiopatia dilatativa

di Monica Vaccaretti

La miocardiopatia è una patologia del muscolo cardiaco di cui non si conosce certamente la causa sebbene alcuni studi suggeriscano che si tratti di una patologia genetica ereditaria. Secondo le anomalie strutturali e funzionali del muscolo cardiaco le miocardiopatie sono classificate in tre tipi: miocardiopatia dilatativa (nota anche come miocardiopatia congestizia), miocardiopatia ipertrofica, miocardiopatia restrittiva o costrittiva. Indipendentemente dal tipo e dalla causa questa patologia può provocare grave insufficienza cardiaca ed aritmie significative ed è spesso letale.

La miocardiopatia dilatativa o congestizia è la più comune

La prevalenza della miocardiopatia dilatativa nella popolazione generale è variabile: si stima che 8-36 persone su 100000 siano colpite ogni anno. Colpisce indifferentemente uomini e donne anche se sembra più diffusa nel sesso maschile. Interessa soprattutto adulti tra i 20 e i 60 anni ma ci sono casi, seppur rari, anche tra i bambini.

Si tratta di una condizione clinica in cui la cavità cardiaca si allarga in seguito ad una perdita di forza di contrazione del muscolo cardiaco con conseguente riduzione della capacità del cuore di pompare il sangue.

La parete muscolare del ventricolo sinistro subisce uno stiramento a causa della sua dilatazione e, risultando così inefficace la contrattilità, organi e tessuti riceveranno meno ossigeno. Il cuore affetto da cardiopatia dilatativa presenta quindi una modificazione anatomica ed una alterazione funzionale.

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