Nurse24.it
Scopri i master di ecampus sanità

Patologia

Dispnea

di Monica Vaccaretti

Difficoltà respiratoria che può insorgere improvvisamente o in maniera lenta e graduale, la dispnea si manifesta come una respirazione difficile, forzata ed accompagnata da una sofferenza soggettiva. Viene descritta come un respiro affannoso a riposo, un respiro rapido associato alla sensazione di fame d'aria, fiato corto, incapacità di rifiatare o di fare un respiro profondo, mancanza di respiro, senso di peso sul torace. La persona ha la consapevolezza di far fatica a respirare, si accorge di avere una ridotta capacità nel compiere sforzi fisici e lamenta un malessere generale.

Che cos’è la dispnea

dispnea

La dispnea è riferita come "fame d'aria".

Si tratta di un sintomo che deriva dalla difficoltà nello scambio di gas a livello dei polmoni, tra il sangue dei capillari e l'aria presente negli alveoli. Il disturbo può essere legato a condizioni transitorie o acute oppure permanenti o croniche.

La dispnea è classificata in:

  • accessionale (quando insorge improvvisamente, senza una regolarità)
  • da sforzo (durante un'attività fisica)
  • continua (quando è presente costantemente)

In base alla fase del respiro in cui si manifesta, la dispnea può essere:

  • inspiratoria
  • espiratoria
  • mista

I segnali d'allarme che richiedono un intervento medico tempestivo sono una dispnea improvvisa che non si attenua nel giro di pochi istanti; che aumenta con l'attività fisica o peggiora in posizione sdraiata; che si fa persistente per oltre un mese; che è accompagnata da tosse per oltre 3 settimane o da edemi declivi ai piedi e alle caviglie; che si accompagna a un ridotto livello di coscienza, agitazione stato confusionale.

Se la respirazione diventa accelerata (più di 40 respiri in un minuto), si è costretti a sedersi per respirare o si hanno problemi cardiaci noti o se si avverte un senso di disagio in sede toracica con palpitazioni è necessario rivolgersi al pronto soccorso per le indagini diagnostiche e le cure del caso.

Determinare la gravità della dispnea

Per determinare la gravità del disturbo si misurano i livelli di ossigeno nel sangue attraverso un pulsossimetro. L'esame obiettivo si concentra su cuore e polmoni.

Per formulare una corretta diagnosi di dispnea occorre raccogliere l'anamnesi, chiedere al paziente di descrivere come percepisce il disturbo, se ci sono fattori che modificano la situazione come la posizione che viene assunta per respirare meglio e le circostanze che scatenano la mancanza di respiro.

È fondamentale osservare anche il linguaggio del corpo: se i muscoli accessori del collo sono contratti per favorire la respirazione, se viene assunta la posizione seduta con le mani poggiate sulle ginocchia, l'espressione del viso angosciata, la comparsa di sudorazione, la dilatazione delle fosse nasali, la cianosi delle labbra.

Le mani possono presentare ippocratismo digitale, ossia le ultime falangi delle dita si ingrossano (dita a bacchetta di tamburo), solitamente segno tipico del tumore del polmone.

Le unghie diventano più tondeggianti e convesse (a vetrino d'orologio). Viene ispezionato il torace per valutare la simmetria dei movimenti, la percussione e l'auscultazione permettono di rilevare suoni e rumori respiratori patologici. Si eseguono esami ematochimici e strumentali come la radiografia del torace, la spirometria, l'elettrocardiogramma.

Trattamento della dispnea

Il trattamento dipende dalla causa scatenante. Nei soggetti con ipossia, la manifestazione più grave con il rischio di compromissione delle funzioni vitali, è prioritario somministrare ossigeno supplementare con cannula nasale o maschera facciale.

Nei casi gravi, quando il paziente non è in grado di respirare profondamente o abbastanza rapidamente, la respirazione può essere assistita con ventilazione meccanica tramite intubazione endotracheale o maschera facciale aderente (CPAP).

La terapia farmacologica è finalizzata al trattamento della patologia primaria che ha scatenato la dispnea. Possono essere indicati broncodilatatori, antibiotici, ACE-inibitori.

Infermiere
Scopri i master in convenzione

Commento (0)