Diabete
Per la persona affetta da diabete è fondamentale raggiungere l’autonomia necessaria a gestire la propria condizione, con particolare riferimento alla terapia farmacologica con insulina. Altrettanto fondamentale, in quest’ambito, la componente educativa dell’assistenza infermieristica.
Educazione terapeutica per la persona diabetica
L’obiettivo principale del trattamento è di mantenere la glicemia entro valori normali e prevenire le complicanze.
Le condizioni ottimali per raggiungere quest’obiettivo sono:
- Un indice di massa corporea tra 18.5 e 25
- Un’alimentazione varia ed equilibrata
- Attività fisica regolare
Affinché si riesca a seguire il trattamento adeguatamente, il paziente deve imparare a gestire le modalità di utilizzo dell’insulina. Per questo motivo si raccomanda che le persone vengano formate in un centro di diabetologia. Nella formazione è compreso un programma di educazione terapeutica del paziente, che comprende:
- L’apprendimento e la valutazione delle conoscenze della patologia
- La consapevolezza di sé e della patologia
- Un insieme di capacità tecniche per il controllo e il trattamento
- La capacità di fare auto-diagnosi
- La gestione di crisi ipoglicemiche ed iperglicemiche
- L’adattamento del proprio stile di vita alla patologia e l’adattamento dell’insulina all’evoluzione della patologia
- La prevenzione delle complicanze
L’educazione terapeutica deve essere fatta continuamente nel corso della vita del paziente. Le sedute di educazione terapeutica devono essere personalizzate e permettere di identificare e correggere le lacune di conoscenze che potrebbero avere un impatto negativo nel trattamento e nell’evoluzione della patologia.
Oggi è dimostrato che le persone che hanno avuto un programma di educazione terapeutica, controllano meglio la loro glicemia.
Trattamento farmacologico: l’insulina
L’insulina è un ormone peptidico ipoglicemizzante indispensabile per l’assorbimento del glucosio da parte delle cellule dell’organismo. Viene secreto dalle cellule beta delle isole del Langerhans, che ne costituiscono la parte endocrina. Viene somministrata per via sottocutanea mediante una siringa, una penna o una pompa di insulina esterna.
Le diverse tipologie di insulina
Le insuline disponibili sono di due tipi:
- Le insuline umane, che sono una riproduzione esatta dell’insulina umana
- Le analoghe dell’insulina umana
Le insuline possono essere classificate in grandi famiglie.
Insuline basali
Le insuline basali: sono insuline lente e intermedie o semi lente, agiscono nel giro di qualche ora e per un lungo periodo. Questo tipo di insulina può essere miscelata con l’insulina rapida ed essere diluita in penne pre-riempite.
L’azione delle insuline intermedie o semi lente inizia circa dopo un’ora dall’iniezione e la loro durata di azione va dalle 16 alle 20 ore. Sono insuline efficaci se vengono iniettate prima di andare a dormire, per mantenere un tasso di glicemia corretto fino al mattino. L’insulina intermedia viene di solito alternata a quella ad azione rapida per regolare la glicemia post prandiale.
Insuline rapide
Le insuline rapide: sono delle preparazioni semplici e pure. Devono essere somministrate più volte al giorno e la loro durata d’azione non supera le 6-8 ore:
- Inizio effetto: 20-40 minuti
- Picco: 90 minuti
- Picco massimo atteso: 70 minuti
- Risalita della glicemia: 4 ore
- Fine totale dell’azione: 6- 8 ore
Insuline rapide analoghe
Le insuline rapide analoghe agiscono in qualche minuto, ma solo per poche ore. Non si accumulano nel tessuto sottocutaneo e hanno quindi la grande possibilità di agire più velocemente e in meno tempo di un’insulina rapida classica.
Apportano il picco d’insulina necessario per il controllo glicemico dopo un pasto. Devono essere somministrate subito prima, durante o dopo il pasto (Humalog, Novorapid, Apidra):
- Inizio d’azione: 15 minuti
- Picco insulinico: 30-70 minuti
- Picco massimo atteso: 40 minuti
- Risalita della glicemia: 3 ore
- Fine totale dell’azione: 5 ore
Insuline miste analoghe rapide
Le miste analoghe rapide: sono delle nuove miste che utilizzano l’azione molto rapida e a breve durata dell’insulina lispro mescolata con la protamina che ne rallenta l’azione. Le più commercializzate sono: Humalog Mix 25, Humalog Mix 50.
Insuline miste analoghe lente
Le miste analoghe lente: l’insulina glargina si presenta come una soluzione limpida. Una volta somministrata nel tessuto sottocutaneo, precipita in microcristalli che ne permettono la liberazione progressiva.
La lantus ha un profilo d’azione molto particolare. L’inizio è abbastanza rapido per un’insulina lenta: in circa un’ora ha il suo picco d’azione che si stabilizza per 24 ore in maniera regolare. La fine dell’azione è progressiva e avviene tra le 22 e le 26 ore.
La lantus può essere fatta in un’unica somministrazione quotidiana. Anche l’insulina Detemir (Levemir) si presenta come una soluzione limpida e neutra. Si deposita nel tessuto sottocutaneo come l’albumina o il plasma e questo gli conferisce il suo effetto ritardato. L’inizio dell’azione è abbastanza rapido per un’insulina lenta: da 45 minuti a 1 ora circa. Il picco di azione è regolare tra 14 e 22 ore. La sua fine d’azione è progressiva.
Somministrazione dell’insulina
L’insulina può essere utilizzata in diversi modi:
- Per via endovenosa (EV) l’azione dell’insulina è praticamente immediata e dura circa un’ora. È utilizzata in casi di urgenza
- Per via intramuscolare (IM) l’azione è molto rapida - circa 10 minuti - e dura circa 2 ore
- Per via sottocutanea (SC) ha le caratteristiche ben note e sopra descritte
Somministrazione sottocutanea
Se l’insulina viene somministrata per via sottocutanea, sono 4 le zone normalmente prese in considerazione. Ogni zona ha un suo tempo di assorbimento (tranne le analoghe rapide la cui cinetica non è zona – dipendente)
Cosce | Braccio | Addome | Natiche | |
Riassorbimento | Lento | Medio | Rapido | Lento |
Plica cutanea | Sì | Sì | No | No |
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