Nurse24.it
scopri i vantaggi della convenzione

diabete

Prelievo ematico capillare: la corretta esecuzione

di Sara Di Santo

Procedure

    Precedente Successivo

Misurare la Glicemia rientra tra le indagini diagnostiche che l’Infermiere può eseguire in totale autonomia. Il professionista della salute deve fare attenzione ad eseguire una corretta procedura e a non inficiare l’esito dell’indagine. Un valore sbagliato potrebbe pregiudicare i risultati di un intervento terapeutico.

Prelievo ematico capillare a scopo diagnostico

L’infermiere, come sancito dal Profilo Professionale, è responsabile dell’assistenza generale infermieristica e può effettuare indagini diagnostiche in autonomia, previa prescrizione medica, tra cui il prelievo ematico capillare.

Discrezionalità dell’infermiere

Insieme alle responsabilità appena esposte, l’infermiere agisce in autonomia anche competenze discrezionali:

  • nella fase di antisepsi eviterà l’utilizzo di alcol che provoca ispessimento della cute e può alterare il risultato del campione prelevato;
  • nello scegliere il sito di puntura, forerà la parte laterale del polpastrello che ha meno terminazioni nervose (meno dolore per il paziente) ed è più vascolarizzata;
  • scarterà la prima goccia di sangue, perché contenente una maggior quantità di siero che potrebbe alterare la rilevazione del dato.

Ritorna al sommario del dossier Procedure

Scopri i master in convenzione

Commento (0)