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Assistenza Infermieristica

Persona con stomia, l'importanza di un percorso strutturato

di Viviana Melis

Stomie

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La malattia arriva sempre senza bussare, irrompe senza preavviso e senza chiedere permesso. Una volta arrivata, tantissime domande si rincorrono nella mente. Quante e quali emozioni esplodono? Come reagisce il corpo a tutto questo? Come si immagina un corpo con la stomia? Questi sono i primi pensieri che il paziente si pone quando deve affrontare un intervento chirurgico che comporterà il confezionamento di una stomia. Quando poi il significato stesso della parola “stomia” è spesso ancora sconosciuto.

Competenze dello stomaterapista, dalla presa in carico al follow-up

Tra le responsabilità dello stomaterapista nei confronti dell'assistito c'è l'implementazione del percorso di apprendimento indirizzato all’autocura della stomia

Al fine di facilitare il percorso della persona che deve essere sottoposta al confezionamento di una stomia e imparare a vivere nella sua nuova condizione, si rende necessario un percorso riabilitativo che deve essere ben strutturato e delineato, dalla presa in carico fino al follow-up.

In questo, il ruolo di comprimario - accanto all’assistito - è rivestito dalla figura dell’infermiere stomaterapista. Quest'ultimo con la sua competenza, la sua conoscenza e la sua capacità organizzativa è una figura chiave in grado di favorire la scelta del dispositivo medico più adatto e contribuire al processo di apprendimento dell'autocura della stomia da parte del paziente. Lo stomaterapista deve essere in grado di osservare, ascoltare, entrare in empatia con la persona attraverso una comunicazione efficace, accogliendo l’importanza delle emozioni espresse. Prendere atto dei bisogni della persona e, con dedizione e professionalità, educare all’autonomia per garantire una buona qualità di vita alla persona con stomia.

A volte nel mondo c’è luce. Noi siamo la luce dei nostri pazienti attraverso un approccio adeguato, strutturato, applicato con metodo. Aiutiamo la persona a vedere la luce della vita, grande opportunità per fare qualcosa di bello e di buono

Un lavoro di squadra

L’assistenza alla persona con stomia è un cammino che per il professionista deve essere un percorso ben strutturato affinché si possano garantire cure adeguate. Come in una rappresentazione teatrale, ogni singolo attore ricopre un ruolo importante per la riuscita del processo assistenziale, educativo e riabilitativo con l’obiettivo di garantire una ripresa alla persona per un rientro nel proprio contesto socio-familiare con una buona qualità di vita.

Allo stesso tempo, attraverso un percorso ben organizzato, si mantiene coerenza nelle cure erogate e viene garantito un servizio sanitario di qualità elevata: si migliorano gli esiti e si dà maggiore soddisfazione al paziente. In tutto questo è essenziale riconoscere i valori, le credenze e i sentimenti del paziente; rilevante è sapere il modo in cui viene affrontata l’esperienza della nuova condizione di stomizzato.

Anche la sfera psicologica risulta molto importante. È necessario sviluppare programmi di supporto che aiutino paziente e familiari ad adattarsi alla nuova condizione di persona portatrice di stomia.

Accogliere, capire, comprendere i valori della persona, educare con professionalità e competenza. Prendere per mano in maniera metaforica la persona, accompagnarla attraverso un percorso permette il ritorno alla vita, ieri come oggi

La presa in carico della persona con stomia e dei caregiver

Un percorso di cura strutturato permette di ridurre potenziali complicanze, di dare un grado di autonomia e una buona qualità di vita alla persona. Tutto inizia nel momento in cui è definita una diagnosi che comporterà un atto chirurgico con conseguente confezionamento della stomia.

Si incomincia un percorso preoperatorio dove l’infermiere organizza tutti gli accertamenti del caso; il colloquio con lo stomaterapista è uno step cruciale, perché sarà il momento in cui il professionista fornirà tutte le informazioni su come sarà declinato il percorso ed effettuerà lo “stoma siting”, ossia l’identificazione del punto di repere dove verrà confezionata la stomia al fine di evitare un mal confezionamento.

La fase post operatoria è un momento particolarmente delicato dal punto di vista psicologico, in quanto il paziente realizza la presenza della stomia e presenta una maggiore fragilità, poiché il suo schema corporeo è stato modificato in maniera notevole. L’infermiere stomaterapista, i familiari e tutti quelli che interagiscono nel processo riabilitativo devono dedicare del tempo affinché il paziente possa elaborare questa nuova condizione fisica.

Durante la degenza occorre riconoscere e garantire la privacy alla persona, è importante rispettarne l’aspetto religioso e lo stile di vita; inoltre bisogna tenerla sempre informata circa tutte le notizie rilevanti e capirne le necessità durante tutto il processo di ospedalizzazione. D'altro canto, la possibilità per il paziente di passare del tempo con la famiglia è molto importante e allo stesso tempo riduce l’ansia correlata all’intervento. Proporre alcune attività come per esempio colorare, ascoltare musica, leggere, sono elementi aggiuntivi che possono permettere al paziente di stare meglio; anche la collaborazione con un'associazione di volontari (come “stomamico”) aiuta l'ospedalizzazione del paziente.

Empowerment della persona con stomia

L’assistenza infermieristica deve favorire in particolare il processo di apprendimento riguardante l’autocura della stomia, fondamentale per condurre il paziente verso una gestione autonoma della sua nuova condizione. Da alcuni studi si evince che le persone con stomia vogliono essere una parte proattiva nel percorso di cura proprio per un rapido ritorno alle attività di vita quotidiana e questo garantisce una riduzione delle riammissioni ospedaliere, una riduzione di complicanze stomali e un miglioramento della qualità di vita della persona.

La dimissione, decisa dal chirurgo e condivisa con lo stomaterapista, consente al paziente un ritorno a casa in sicurezza e con un buon grado di autonomia; devono essere garantiti i dispositivi necessari fino all’approvvigionamento per poter facilitare la ripresa della propria quotidianità.

In questa fase è importante avviare una programmazione ambulatoriale e un follow-up necessari alla prevenzione delle complicanze. Ove possibile, si effettua un follow-up telefonico soprattutto nei primi giorni successivi alla dimissione, per sincerarsi di come proceda la gestione al domicilio; è importante la condivisione costante di informazioni anche durante i controlli ambulatoriali.

I pazienti portatori di stomia attribuiscono un valore elevato all’educazione, pertanto un percorso di cura strutturato migliorerebbe l'equità sanitaria garantendo la coerenza delle cure erogate nei vari contesti. Allo stesso tempo si andrebbe a garantire una migliore qualità di vita delle persone con stomia, facilitandone il reinserimento nel contesto familiare e sociale

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