Stomie
Quando diciamo che il paziente stomizzato non si deve sentire diverso dagli altri è perché deve essere messo in condizione di gestire la propria incontinenza con i presidi giusti
. A parlare è Giovanna Bosio, infermiera stomaterapista di Torino, specializzata nell'assistenza a 360° alla persona portatrice di stomia.
Stomie, il presidio giusto che fa la differenza
Giovanna Bosio, infermiera stomaterapista
Esistono in commercio due diversi tipi di presidi: ritagliabili e modellabili. Le differenze? Ce le spiega Giovanna Bosio, infermiera stomaterapista.
Per quanto bravi – dice l’infermiera, che da più di vent'anni si occupa di stomie – spesso non si riesce a ritagliare perfettamente la placca in modo da evitare gli spazi vuoti. Sono, infatti, proprio gli spazi vuoti che si vengono a creare tra la stomia e la placca a causare alterazioni cutanee, dovute alle infiltrazioni degli effluenti al di sotto della placca stessa
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La stomaterapista spiega come la convivenza con le alterazioni cutanee sia tutt’altro che naturale. Anzi! Il 45% delle persone stomizzate presenta alterazioni cutanee – dice l’infermiera stomaterapista – e l’indice più alto di complicanze stomali e peristomali è legato proprio a questo tipo di problema. Uno dei rimedi per contrastare e prevenire le complicanze è usare il presidio giusto
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La tecnologia modellabile abbraccia la stomia – prosegue Bosio – e in questo modo evita la formazione di spazi vuoti
. Grazie alla memoria elastica, infatti, il dispositivo, dopo essere stato arrotolato verso l'esterno, torna indietro adattandosi alla forma e alla dimensione della stomia. In più, lo strato superiore della placca, una volta entrato in contatto con gli effluenti, si gonfia e forma il caratteristico "effetto collo di tartaruga": in questo modo l'idrocolloide sigilla le pareti della stomia uniformandosi ad essa e fornendo così una migliore protezione cutanea contro le infiltrazioni.
Affinché la tecnologia modellabile sia veramente efficace si deve applicare in caso di uno stoma ben estroflesso
. Infatti, la tecnologia modellabile - sottolinea Bosio – presenta dei limiti con le stomie piane o retratte, per le quali la scelta deve ricadere su un altro tipo di dispositivo
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Di certo è che la tecnologia modellabile semplifica e riduce i tempi, sia di applicazione che di apprendimento; non necessitando di ulteriori accessori è più pratica, soprattutto per i pazienti che presentano delle difficoltà nella manualità e per i non vedenti. Specie quest’ultimi, infatti, con la placca ritagliabile sono costretti a chiedere l’aiuto di qualcuno. Con la modellabile, invece, possono gestire la propria stomia in maniera autonoma, riprendendo in mano la propria quotidianità.
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