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Concorsi pubblici, tira e molla graduatorie nel Ddl Bilancio

di Redazione

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Nella legge di bilancio il Governo ha introdotto una misura che sblocca lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi pubblici approvate nel 2019 per un ulteriore 30% dei posti banditi. Lo ha detto durante il question time alla Camera Fabiana Dadone, ministro della Pa, che però specifica: questa misura non interviene in materia di durata della validità delle graduatorie. A quello che per Dadone è un punto di partenza ha risposto il deputato Dem Piero De Luca: Ho depositato in Parlamento un apposito emendamento al DL Fiscale per estendere fino a tre anni l'efficacia e la validità delle graduatorie dei concorsi pubblici.

Dadone: serve equilibrio tra graduatorie in essere e nuovi concorsi

È ancora tira e molla sulla questione delle graduatorie dei concorsi pubblici. Il ministro per la Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, ha affermato di essere personalmente convinta che sia necessario uscire da una perdurante fase transitoria, durata fin troppo a lungo, e procedere a ristabilire in maniera coerente un ritmo fisiologico di concorsi e reclutamenti.

Dadone lo ha detto lo scorso 6 novembre durante il question time alla Camera in risposta ad un'interrogazione sulle iniziative volte alla revisione della disciplina in materia di utilizzazione delle graduatorie da parte delle amministrazioni pubbliche, in relazione ad esigenze sopravvenute di personale e ha spiegato:

Nella legge di bilancio il Governo ha introdotto una misura che, senza intervenire in materia di durata della validità delle graduatorie, consente però alle amministrazioni di procedere allo scorrimento delle graduatorie approvate nel 2019 per un ulteriore 30% dei posti banditi, superando quello che è l'attuale limite numerico.

Solo un punto di partenza, insomma, perché, continua Dadone, sono convinta che nel corso dell’esame parlamentare si riuscirà ad affrontare in maniera organica e strutturale la questione. L'obiettivo è quello di raggiungere un punto di equilibrio giusto tra la durata temporale equa delle graduatorie già in essere e le esigenze di tanti giovani che attendono dei nuovi concorsi.

Nella legge di bilancio il Governo ha introdotto una misura che consente alle amministrazioni di procedere allo scorrimento delle graduatorie approvate nel 2019 per un ulteriore 30% dei posti banditi

Abbiamo un'idea diversa sul futuro del Paese, ha detto in replica al Ministro della Pa il deputato Dem Piero De Luca: Ho depositato in Parlamento un apposito emendamento al DL Fiscale per estendere fino a tre anni l'efficacia e la validità delle graduatorie dei concorsi pubblici. La Legge 145 del 2018 è una norma sbagliata - ha spiegato De Luca - perché limita l'utilizzo delle graduatorie al termine dei concorsi stessi.

L'obiettivo che ci poniamo, con la proposta che stiamo portando avanti, è quello di non bloccare i Concorsi Pubblici ma al contrario semplificarne e razionalizzarne le procedure per migliorarne l'efficacia. Nel prossimo Decreto Fiscale -ha concluso il deputato Dem - proporremo la cancellazione della norma in vigore e la sua sostituzione con la previsione volta ad estendere fino a tre anni l'efficacia e la validità delle graduatorie dei concorsi pubblici. In questo modo consentiremo in un lasso di tempo ragionevole, lo scorrimento delle graduatorie stesse.

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