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Infermiere e OSS

Concorso pubblico o avviso? Ecco come presentare la domanda

di Chiara Vannini

Pubblico Impiego

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Tutti quanti, almeno una volta nella vita, si sono trovati o si troveranno a dover partecipare a un concorso. Le tipologie di concorso sono diverse e spesso l’infermiere che si accinge a prendervi parte ha difficoltà a comprendere a che tipo di prove si dovrà sottoporre, cosa presentare e soprattutto come preparare la domanda di partecipazione. Non è raro, infatti, che l’ufficio concorsi delle aziende sanitarie, si veda costretto a rigettare la nostra domanda, perché non adeguatamente compilata o perché la documentazione non è adeguata o mancante.

Come compilare la domanda di concorso pubblico

esame scrittura

Come compilare una domanda per un concorso

Innanzitutto occorre sapere che alcuni elementi sono regolamentati da normative.

Il concorso pubblico è la forma di reclutamento ordinaria per l’accesso ai ruoli della pubblica amministrazione (articolo 97, comma 3 della Costituzione) per cui “agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge”. La normativa di riferimento è il Dpr n. 487 del 1994, che sancisce le norme di accesso agli impieghi delle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi. Nello specifico:

  • Concorso pubblico per esami. I concorsi per esami prevedono diverse prove; di norma una è scritta, una è a contenuto tecnico – pratico e una è orale. La prova orale necessariamente comprende l’accertamento della conoscenza di una lingua straniera tra quelle indicate nel bando. Il punteggio finale è espresso in centesimi ed è dato dalla somma della media dei voti conseguiti nelle tre prove.
  • Concorso pubblico per titoli. Viene stilata una graduatoria sulla base esclusivamente dei tioli posseduti alla data di presentazione della domanda di partecipazione.
  • Concorso pubblico per titoli ed esami. Questo tipo di concorso prevede la creazione di una graduatoria che non tiene solamente conto delle prove di esame, ma anche dei titoli posseduti. I titoli più importanti da indicare sono: diploma o laurea, la formazione post – laurea (master, laurea magistrale, dottorato, ecc …); pubblicazioni; corsi inerenti il ruolo da ricoprire.

Il bando di gara è la fonte ufficiale del concorso. Contiene tutte le informazioni utili per predisporre la domanda di partecipazione, i requisiti per l’ammissione, i termini di presentazione, i documenti da allegare. Il bando indica anche sempre la data e il luogo delle prove e le materie di esame. Il bando di concorso viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica, alla sezione Concorsi ed esami e viene stampata dall’Istituto Poligrafico dello Stato o sui Bollettini Ufficiale della Regione (Bur).

Sul Bur vengono pubblicati i bandi di concorso, gli avvisi e le graduatorie. Sono consultabili su internet nelle pagine dei siti regionali.

  • Il bando di concorso deve contenere la citazione della legge 125 del 1991 che garantisce pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro.

In linea generale, per accedere agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni occorre possedere i seguenti requisiti generali:

  • Cittadinanza italiana (o cittadinanza comunitaria)
  • Maggiore età
  • Idoneità fisica all’impiego
  • Godimento dei diritti politici: non possono accedere agli impieghi coloro che sono stati esclusi dall’elettorato politico attivo
  • Assenza di cause ostative all’accesso: non possono accedere agli impieghi coloro che sono stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione

Sono indicati anche i requisiti specifici:

  • Titolo di studio: diploma o laurea da infermiere
  • Iscrizione all’albo professionale
  • Eventuale altro titolo (per esempio il master in coordinamento per il concorso da coordinatore o la laurea magistrale per il concorso per dirigente delle professioni sanitarie).

La domanda di partecipazione al concorso

La domanda deve essere redatta secondo lo schema che viene comunemente allegato al bando di concorso, riportando tutte le indicazioni richieste. Può essere redatta in carta semplice, e va sempre firmata e datata. Tra i dati obbligatori ci sono:

  • Nome e Cognome
  • Data, luogo e provincia di nascita
  • Codice fiscale
  • Sesso
  • Residenza
  • Possesso della cittadinanza italiana
  • Comune nelle cui liste elettorali si è iscritti
  • Titolo di studio
  • Idoneità fisica all'impiego
  • Di non avere riportato condanne penali o sentenze di patteggiamento (in caso positivo specificare quali)
  • Di non avere in corso procedimenti penali (in caso positivo specificare quali)
  • Di non essere stati interdetti dai pubblici uffici né destituiti ovvero licenziati o dispensati dall'impiego presso una Pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, ovvero di non essere stati dichiarati decaduti da un impiego statale a seguito dell'accertamento che l'impiego stesso è stato conseguito mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile.

La domanda può essere spedita tramite lettera raccomandata con ricevuta di ritorno; alcune amministrazioni inoltre ammettono la consegna a mano, mentre sempre più spesso è ammesso l’invio tramite Pec (posta elettronica certificata).

La data di spedizione delle domande è stabilita e comprovata dal timbro a data dell'ufficio postale accettante, a meno che il bando non preveda diversamente, ma in questo caso dovrà essere espressamente indicato.     

Le prove d’esame

Il diario delle prove scritte deve essere comunicato ai singoli candidati almeno quindici giorni prima dell'inizio delle prove stesse. Tale comunicazione può essere sostituita dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica - IV serie speciale - Concorsi ed Esami. Il bando specifica sempre le materie oggetto delle prove e la votazione minima richiesta per l'ammissione alle prove orali. A seconda della tipologia di concorso a cui si partecipa il numero delle prove sarà diverso.

Nel bando viene di norma indicato il link del sito internet in cui visionare il calendario delle prove o se seguirà una comunicazione a mezzo posta.

Il concorso pubblico prevede che si attesti durante una delle prove la conoscenza di una lingua straniera indicata nel bando e di conoscenze informatiche.

Graduatoria

La graduatoria che scaturisce da un concorso pubblico è una graduatoria per contratti a tempo indeterminato. Al momento della pubblicazione, e di norma anche nel bando, viene indicata la validità massima della graduatoria (di solito tre anni dalla data di pubblicazione.) Al termine temporale, essa decade. A questo proposito si ricorda che la legge Finanziaria, negli ultimi anni, ha dato la possibilità alle amministrazioni di prorogare la scadenza delle graduatorie.

Nel dettaglio, le fasi del concorso sono:

  1. Pubblicazione del bando
  2. Presentazione delle domande dei candidati entro 30 giorni dalla pubblicazione del bando
  3. Nomina della commissione esaminatrice (comunemente viene pubblicata una determina talvolta consultabile anche sulla sezione “concorsi” del sito dell’azienda sanitaria)
  4. Svolgimento delle prove di esame
  5. Valutazione dei titoli e delle prove
  6. Attribuzione del punteggio
  7. Formulazione della graduatoria
  8. Approvazione della graduatoria e dei vincitori di concorso; delibera aziendale e pubblicazione sul Bur

Avviso pubblico

È una procedura selettiva pubblica diretta con l’obiettivo di stipulare contratti a tempo determinato, per soddisfare le esigenze di servizio transitorie dell’amministrazione. L’avviso pubblico, al contrario del concorso pubblico che prevede diverse prove d’esame, può essere svolto anche solamente per titoli.

È fondamentale ricordare che, prima di indire un avviso pubblico, le amministrazioni sono tenute a scorrere prioritariamente le graduatorie ancora efficaci (anche graduatorie di concorso pubblico), invece che indire nuove prove concorsuali, a meno che non vi siano congrue ragioni che devono essere motivate dall’azienda.

Avviso pubblico a partita iva

È una specifica selezione rivolta a professionisti che sono in possesso di partita iva. Difatti, questa tipologia di bando prevede, oltre al titolo da infermiere, l’iscrizione all’albo e i requisiti generici vari, che il professionista sia titolare di partita iva. È una tipologia di selezione molto poco diffusa tra gli infermieri, mentre più frequente per le altre categorie di professionisti e in ambito scolastico/universitario.

Incarichi di collaborazione

Come la tipologia sopra, anche questa forma di selezione è poco diffusa fra gli infermieri e nelle amministrazioni pubbliche. Prevede che, dopo opportuna selezione, l’amministrazione stipuli con il dipendente una delle seguenti tipologie di contratto:

  • collaborazione coordinata e continuativa;
  • consulenza professionale;
  • prestazione occasionale.

Sono tipologie di contratto a tempo determinato, che derivano dall’esigenza temporanea di un’amministrazione, di ricoprire un determinato ruolo professionale.

Documenti da presentare ai bandi di concorso o avviso pubblico

Di norma, quando viene pubblicato un bando di avviso pubblico o concorso pubblico da un’azienda sanitaria, viene fornito un fac simile della domanda da presentare. Nella domanda si richiede di indicare i requisiti generici e i requisiti specifici richiesti dal bando, con informazioni aggiuntive; fra queste, viene ad esempio richiesta la data di conseguimento del titolo di infermiere e l’università, piuttosto che il numero di iscrizione all’albo professionale e la provincia del collegio a cui si è iscritti.

Curriculum vitae

Un documento importante da allegare alla domanda è il curriculum vitae. Esso deve essere chiaro, sintetico e fornire tutte le informazioni che possono essere utili all’amministrazione per controllare la veridicità dei titoli dichiarati. È ormai uso comune l’utilizzo del curriculum vitae in formato europeo, che permette una standardizzazione del documento, degli elementi richiesti e può essere utilizzato anche qualora si decida di presentarlo in un paese dell’Unione Europea.

Il curriculum deve essere sempre datato e firmato.

Per quanto riguarda il curriculum formativo, occorre indicare dall’ultimo titolo perseguito, fino al primo, andando a ritroso. Va sempre specificato:

  • Titolo di studio nel dettaglio
  • Dove è stato conseguito
  • L’inizio e il termine

Per quanto riguarda il curriculum lavorativo, si indica sempre l’ultima esperienza lavorativa effettuata o ancora in atto, e si va poi a ritroso. Va sempre indicato:

  • l’inizio e la fine dell’esperienza lavorativa
  • il nome e l’indirizzo dell’azienda o ente
  • il profilo professionale ricoperto
  • il tipo di rapporto di lavoro: qualora si abbiano più esperienze presso pubbliche amministrazioni in qualità in infermiere/ OSS, ecc, è necessario indicare se il contratto è full time o part time, l’impegno orario settimanale (es. 36 ore/settimanali), la tipologia di contratto (tempo determinato, indeterminato, CO.CO.CO., ecc).

Dichiarazione sostituita dell’atto di notorietà

È la dichiarazione sostitutiva di certificazioni che riguardano documenti che il candidato è impossibilitato a presentare (es. la pergamena di laurea). Di norma questa dicitura è riportata sul fac simile della domanda di concorso.

Qualora non sia presente un fac simile della domanda nel bando e l’infermiere debba scrivere di “suo pugno” la domanda di partecipazione, deve produrre un documento che contenga la dicitura “dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà” e riporti tutte le informazioni di interesse del bando sotto elencate:

  • data e il luogo di nascita, residenza e cittadinanza: sono elementi comunque dimostrabili allegando un documento di identità valido
  • godimento dei diritti civili e politici: è un elemento di norma presente nel fac – simile della domanda
  • stato di celibe, coniugato, vedovo o stato libero
  • stato di famiglia
  • nascita del figlio, decesso del coniuge, dell'ascendente o discendente;
  • iscrizione ad albi, registri o elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni: talvolta è richiesto espressamente un documento, rilasciato dal collegio, che attesta l’iscrizione e il numero di iscrizione al collegio. Viene inoltre spesso indicato che il documento sia stato rilasciato da meno di 6 mesi.
  • appartenenza a ordini professionali;
  • titolo di studio, esami sostenuti: la maggior parte delle università, ad oggi, rilasciano, tramite sito internet, autocertificazione del conseguimento del titolo di studio. Qualora lo si presenti, è sempre necessario datarlo e firmarlo.
  • qualifica professionale posseduta, titolo di specializzazione, di abilitazione, di formazione, di aggiornamento e di qualificazione tecnica;
  • situazione reddituale o economica anche ai fini della concessione dei benefici di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali;
  • assolvimento di specifici obblighi contributivi con l'indicazione dell'ammontare corrisposto;
  • possesso e numero del codice fiscale, della partita IVA e di qualsiasi dato presente nell'archivio dell'anagrafe tributaria;
  • stato di disoccupazione;
  • qualità di pensionato e categoria di pensione;
  • qualità di studente;
  • qualità di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche, di tutore, di curatore e simili;
  • iscrizione presso associazioni o formazioni sociali di qualsiasi tipo;
  • tutte le situazioni relative all'adempimento degli obblighi militari, ivi comprese quelle attestate nel foglio matricolare dello stato di servizio: è utile allegato una fotocopia dello stato di congedo, datata e firmata.
  • di non aver riportato condanne penali e di non essere destinatario di provvedimenti che riguardano l'applicazione di misure di sicurezza e di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale ai sensi della vigente normativa: è di norma già presente nel fac – simile della domanda.
  • di non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali: è di norma già presente nel fac – simile della domanda.
  • di non essere l'ente destinatario di provvedimenti giudiziari che applicano le sanzioni amministrative di cui al decreto legislativo n. 231 dell'8 giugno 2001;
  • qualità di vivenza a carico;
  • tutti i dati a diretta conoscenza dell'interessato contenuti nei registri dello stato civile;
  • di non trovarsi in stato di liquidazione o di fallimento e di non aver presentato domanda di concordato.
  • Corsi di formazione: per i corsi va sempre indicata la durata del corso (in ore o giornate), gli ECM conseguiti e l’ente erogatore.

Gli elementi in neretto sono quelli di norma presenti nei fac simile delle domande di partecipazione e che è sempre utile scrivere.

Occorre ricordare di allegare sempre una fotocopia del documento di identità valido, che il curriculum vitae e la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà siano datati e firmati. Tutte le eventuali autocertificazioni (del titolo di studio, master, ecc) devono essere datate e firmate.

Alcune amministrazioni richiedono che vengano numerati i documenti presentati. In questo caso, prima di allegare tutta la documentazione, è necessario stilare un elenco dei documenti che verranno allegati, ad esempio:

Allegati:

  1. Curriculum vitae
  2. Documento di identità
  3. Autocertificazione del titolo di studio (laurea)
  4. Autocertificazione del titolo di studio (master)
  5. Elenco dei corsi di formazione
  6. Ecc.

e numerare singolarmente ogni documento.

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NurseReporter

Commenti (2)

barby27

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3 commenti

precisazione sulla richiesta di certicati di iscrizione ad albi

#2

Le Pubbliche Amministrazioni secondo la legge 183/2011 sono obbligate ad accettare autocertificazioni di iscrizioni all'ordine professionale, in quanto i certificati attestanti l'iscrizione possono essere richiesti solo da soggetti privati.

Aleck

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1 commenti

obbligo di confermare qualcosa di non vero

#1

Buona sera, durante la compilazione della domanda mi si richiede "OBBLIGATORIAMENTE" di mettere la spunta su quanto segue:
Di aver già fatto domanda d'iscrizione all'Albo/ordine ma di non essere ancora in possesso del requisito al momento della presentazione dell'istanza e che l'avvenuta iscrizione, requisito indispensabile per l'assunzione, sarà comunicata al momento del trasferimento presso l'ASP di Palermo;
(Legge 3/2018 e circolare del Ministero della Salute 29123 del 04/06/2018 successivamente integrata in data 18/10/2018 con nota n.50053)

Io sono già iscritto all'albo quindi non capisco perchè devo obbligatoriamente dichiarare il falso.